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🇮🇹 Risparmio, Ricchezza

BANKITALIA: REDDITO, RICCHEZZA, INDEBITAMENTO DELLE FAMIGLIE. L’ITALIA NEL CONFRONTO INTERNAZIONALE

Principali risultati dell’household finance and consumption survey: l’italia nel confronto internazionale Questioni di Economia e Finanza (Occasional Paper), n. 161, aprile 2013

Romina Gambacorta, Giuseppe Ilardi, Andrea Locatelli, Raffaella Pico, Cristiana Rampazzi


BANCA D’ITALIA
http://www.bancaditalia.it/


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La Household Finance and Consumption Survey è un’indagine campionaria armonizzata realizzata dalle Banche centrali nazionali di 15 paesi appartenenti all’area euro.   Uno degli obiettivi dell’indagine è quello di fornire un apparato statistico su consumi, risparmi e indebitamento delle famiglie dell’area in grado di garantire  omogeneità e confrontabilità dei risultati.

Il Paper di Bankitalia presenta i risultati di elaborazioni condotte sui dati della ricerca europea, con particolare riferimento alla situazione italiana nel panorama internazionale.

Le famiglie dell’area euro risultano composte in media da 2,3 componenti (2,5 in Italia). Poco più del 40% della popolazione è in condizione professionale e in Italia, con il 37,7%, si ha il livello più basso tra i paesi considerati.

Il reddito medio familiare annuo, al lordo delle imposte e dei contributi, è pari a circa 37.850 euro, poco più di 3.000 euro al mese. In questa classifica l’Italia occupa il nono posto. Il reddito equivalente lordo, una misura delle risorse disponibili a livello individuale che tiene conto della dimensione e della composizione del nucleo familiare, risulta pari a circa 23.500 euro.

L’indice di concentrazione di Gini[1] per l’area euro è pari a 0,40. Per l’Italia è pari a 0,36.

La ricchezza netta familiare nei paesi considerati, ossia la somma delle attività reali e finanziarie al netto dei debiti, presenta un valore medio di circa 230.000 euro. L’Italia, con un valore di 275.200 euro, si contraddistingue per un valore elevato.

Le differenze tra i valori della ricchezza delle famiglie possono essere spiegate, in gran parte, dalle caratteristiche socio-economiche di ciascun paese (dimensione e struttura delle famiglie, possesso dell’abitazione di residenza, caratteristiche istituzionali dei paesi). Se è vero, infatti, che la ricchezza netta media delle famiglie tedesche (195.200 euro) è inferiore a quella italiana (e spagnola), questa distanza si riduce considerando il valore della ricchezza netta pro capite (108.700 euro in Italia e Spagna e 95.500 Euro in Germania). Inoltre, in Italia e Spagna le famiglie sono meno giovani rispetto a Germania e altri paesi dell’area. Infine, in Germania è molto meno diffusa la ricchezza immobiliare.

L’Italia presenta livelli di partecipazione ai mercati finanziari inferiori a quelli medi dell’area, con l’eccezione dell’investimento in obbligazioni e titoli di Stato, che risultano posseduti dal 15% delle famiglie italiane, contro una media del 5% delle famiglie europee.

Infine, il 43,7% delle famiglie dell’area risulta indebitato. L’Italia, con il 25,2%, presenta il valore più basso.


[1] L’indice di Gini, come è noto, misura in una scala da zero a uno livelli crescenti di diseguaglianza.