Panorama Assicurativo Ania

🇦🇺 Previdenza complementare

FONDI “SUPERANNUATION” IN AUSTRALIA, TRA SVILUPPO E RIFORME PRUDENZIALI

Superannuation industry overview Insight , issue one, 2013, pp. 4-29


APRA – AUSTRALIAN PRUDENTIAL REGULATION AUTHORITY
http://www.apra.gov.au/


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APRA, Autorità di vigilanza e regolamentazione del settore assicurativo in Australia, ha pubblicato un ampio articolo sul settore delle Superannuation, le forme di previdenza integrativa promosse a livello aziendale o di settore che, nel Paese, sono parte obbligatoria della previdenza dei lavoratori.

Nell’articolo si fa il punto sugli sviluppi regolamentari più recenti, sull’evoluzione economica e finanziaria, sui rischi e le sfide che il settore deve affrontare nell’immediato futuro.

Nel 2012 è stata approvata una profonda riforma delle Superannuation, che entrerà in vigore a partire dal 1° luglio 2013. La riforma ha attribuito all’APRA il potere di fissare standard prudenziali  per i fondi, cosa che l’Autorità ha fatto nel corso dell’anno passato.
Oltre agli standard prudenziali,  vi è stata di recente un’intensa attività di consultazione con le imprese in materia di reporting requirements, che entreranno anch’essi in vigore nel prossimo luglio.

Attualmente l’industria delle Superannuation è impegnata nella applicazione  delle nuove normative, modificando procedure, basi di dati, profili organizzativi, sistemi di reporting.

Le aree di maggior attenzione da parte della vigilanza sono l’integrità dei dati, la liquidità, i rischi derivanti da operazioni  di fusione dei fondi, il finanziamento e la solvibilità dei fondi a prestazioni definite, il risk management.

Per quanto riguarda l’aspetto statistico, il totale degli attivi gestiti nel settore delle Supeannuation è cresciuto tra il 2011 e il 2012 del 3,7%, raggiungendo i 1.400 miliardi di dollari australiani (1.060 miliardi di euro), pari al 94,5% del PIL del Paese.

I contributi previdenziali versati da imprese e lavoratori sono cresciuti del 10,3%, a 117,5 miliardi dollari (88 miliardi di euro), mentre le prestazioni sono aumentate del 9,2%, a 69,7 miliardi dollari (52 miliardi di euro).

L’82,5% delle prestazioni è relativo a piani a contribuzione definita, il 17,3% è relativo a piani a prestazione definita.