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🇪🇺 Demografia, Crisi finanziaria

VERSO UNA RECESSIONE DELLE NASCITE? EFFETTI DELLA CRISI ECONOMICA SULLA FERTILITÀ IN EUROPA

Towards a ‘baby recession’ in Europe? Differential fertility trends during the economic crisis Statistics in focus, n. 13/2013

Giampaolo LANZIERI


EUROSTAT
http://epp.eurostat.ec.europa.eu


Link al Report


Le relazioni tra andamento dell’economia e dinamiche demografiche sono state a lungo discusse, ma sono tuttora oggetto di controversie. La teoria più diffusa è che la fertilità segua il ciclo economico, aumentando nelle fasi di espansione e diminuendo nei periodi di recessione.

Il report Eurostat analizza gli andamenti dei tassi di fertilità in 31 paesi europei, cercando di individuare le principali relazioni statistiche con le altre variabili di carattere socio-economico.

A livello continentale si è verificata, dal 2008 al 2011, una diminuzione del 3,5% dei nati vivi, passati da 5,6 milioni a 5,4 milioni.

La situazione è, però, estremamente diversificata. Si va dai paesi del Nord Europa (Svezia, Norvegia, Finlandia), Gran Bretagna e Francia, con i livelli più elevati di fertilità, ai paesi dell’Est (Ungheria, Romania, Polonia, ecc.) e del Sud Europa (Italia, Spagna, Portogallo), con i livelli più bassi.

E’ una differenziazione che trova conferma nel corso dei diversi cicli economici. Se, infatti, si è assistito a un recupero delle nascite fino al 2008, cioè fino al momento finale del ciclo economico espansivo, successivamente, con l’avvio della fase di crisi, i paesi a bassa fertilità hanno subito una riduzione delle nascite in proporzione maggiore rispetto ai paesi a elevata natalità.

A livello complessivo, si può comunque stimare che esista un effetto diretto del ciclo economico sui tassi di fertilità, effetto che si trasmette con un ritardo di circa due anni.