Panorama Assicurativo Ania

🇺🇸 Regolamentazione, Propensione al rischio

LA RELAZIONE TRA “PRESSIONE” REGOLAMENTARE E PROPENSIONE AL RISCHIO DELLE IMPRESE DI ASSICURAZIONE

The Relationship Between Regulatory Pressure and Insurer Risk Taking

Wen-Chang Lin, Yi-Hsun Lai, Michael R. Powers


JOURNAL OF RISK AND INSURANCE
http://onlinelibrary.wiley.com


 

Lo studio esamina gli effetti di una regolamentazione di tipo risk-based sul comportamento delle imprese di assicurazione e, in particolare, sulla loro propensione ad assumere rischi. Il mercato considerato è quello dell’assicurazione Property & Casualty negli Stati Uniti.

Numerosi sono gli studi che hanno analizzato il legame tra regolamentazione e comportamento delle istituzioni finanziarie, in particolare di banche e assicurazioni; tali studi non hanno condotto, tuttavia,  a risultati convergenti in termini di impatti sull’attitudine al rischio degli operatori finanziari.

Ad esempio, la cosiddetta “risk-subsidy hypothesis” prevede che -  di fronte a sistemi di garanzia (dei depositi e degli assicurati) con finanziamento non basato sul rischio - banche e assicurazioni sono incentivate a comportamenti più rischiosi (essendo i costi in caso di insolvenza, in ultima istanza, a carico dello Stato).   In altre parole, sarebbe predominante il fenomeno del moral hazard ed esisterebbe una relazione negativa tra capitale e rischio.

Una seconda linea teorica prevede, invece, una correlazione positiva tra capitale e rischio, se l’istituzione finanziaria  che assume comportamenti più rischiosi sconta costi più elevati (costi di insolvenza, costi della regolamentazione, costi di transazione).

Gli autori sviluppano un option pricing model al fine di valutare, da un lato, i costi regolamentari attesi e, dal’altro, identificare la relazione tra pressione regolamentare e assunzione dei rischi da parte delle imprese.

Dai risultati dell’analisi empirica svolta emerge che i costi connessi alla regolamentazione di tipo risk-based attualmente in vigore negli Stati Uniti non sono un incentivo sufficiente  per comportamenti meno rischiosi da parte delle imprese di assicurazione (specie quelle finanziariamente più deboli).

L’attuale sistema basato sul risk-based capital, secondo gli autori, diventerà più efficace se i requisiti patrimoniali saranno posti a un livello adeguato affinché sia esercitata tempestivamente pressione sulle imprese; o se i costi regolamentari saranno sufficientemente elevati per le imprese soggette a interventi di vigilanza.

L’articolo può essere acquistato on-line attraverso il sito dell’editore http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/j.1539-6975.2012.01505.x/abstract.