Panorama Assicurativo Ania

🇫🇷 Rischio nucleare

"QUANTO COSTA UN INCIDENTE NUCLEARE"? LA SICUREZZA DEL DEL PARCO ELETTRONUCLEARE FRANCESE NEL 2011

“Le point de vue de l’IRSN sur la sûreté et la radioprotection du parc électronucléaire français en 2011” (RAPPORT IRSN/DG/2013-00001)


IRSN – Institut de Radioprotection et de Sûreté Nucléaire
http://www.irsn.fr/


IRSN - Link alla PRESS RELEASE

RAPPORTO: Le point de vue de lIRSN sur la sret et la radioprotection du parc nuclaire franais en 2011


 

A poco più di due anni dall’incidente nucleare occorso alla centrale giapponese di Fukushima (marzo 2011), la rivista francese L’Argus de l’Assurance dedica un articolo al rischio nucleare in Francia(1): il parco di centrali nucleari francese, in effetti,  è il più vasto d’Europa(2).

L’articolo segnala la pubblicazione del rapporto 2011 di IRSN (Institut de Radioprotection et de Sûreté Nucléaire), contenente un’analisi della gestione del “parco nucleare” in Francia. Secondo quanto riporta l’articolo, una crisi nucleare di dimensioni consistenti (“grave”/“majeure”) potrebbe causare danni economici tra i 120 e i 430 miliardi di euro (che corrisponderebbero a una quota del PIL compresa tra il 6% e il 20%).

Il rapporto IRSN - pubblicato a cadenza annuale – illustra le statistiche della sicurezza per l’anno di riferimento, segnala e commenta eventuali anomalie, analizza le possibili evoluzioni.

Gli “eventi significativi per la sicurezza” - come li definisce il Rapporto - non sono stati tali da costituire un pericolo per i cittadini o l’ambiente, ma il loro numero è risultato pari a 649 nel 2011 (contro 642 nel 2010 e 713 nel 2009).

Come già sottolineato da IRSN nei suoi precedenti rapporti, rimane elevato il numero di “eventi significativi per la sicurezza” avvenuti in relazione a interventi di manutenzione agli impianti (300 casi nel 2011): in proposito, IRSN sollecita controlli più rigorosi. E’ risultata in aumento anche la dose di radiazioni ionizzanti a cui i lavoratori delle centrali sono rimasti esposti (+15% nel 2011), fattore da mettere in rapporto – secondo IRSN - con l’accresciuta necessità di interventi di manutenzione.

In seguito all’incidente occorso a Fukushima, in Francia è stato richiesto di effettuare studi supplementari sulla sicurezza delle centrali nucleari (“Evaluations Complémentaires de Sûreté”-ECS), con lo scopo di valutare la resistenza degli impianti a scenari di criticità estrema. 

Soprattutto in relazione all’eventualità di “allungare” i tempi di sfruttamento degli impianti nucleari per un periodo superiore ai 40 anni, una politica di controllo e vigilanza  più rigorosa deve tener conto – ribadisce il rapporto IRSN – di due principali necessità:

  • contrastare (e “anticipare”, ove possibile) l’obsolescenza e il degrado degli impianti;
     
  • sviluppare ulteriormente i sistemi di monitoraggio del degrado e favorire lo sviluppo/il mantenimento delle competenze del personale.

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 (1) Jean-Christophe BARLA, “Le coût insoutenable d’un accident nucléaire”, in: L’Argus de l’Assurance n. 7301, 22 février 2013 (p. 37).

 (2) Per un approfondimento sugli aspetti che legano la sicurezza nucleare al rischio terrorismo, si veda: “Assicurazione del rischio terrorismo in Francia: rinnovato il pool GAREAT (e Libro Bianco APREF)”, in Panorama Assicurativo n. 112, Febbraio  2013 (Sezione “News”).
http://www.panoramassicurativo.ania.it/admin/plugin/panorama/view.html?id=34600&est=1