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OLANDA: LA “NAZIONALIZZAZIONE” DI SNS REAAL. LE RAGIONI DELLA CRISI, GLI IMPATTI PER GLI INVESTITORI

“State of the Netherlands nationalises SNS Reaal” (GOVERNO OLANDESE) - “Council of state decides in SNS REAAL case” (COMUNICATO STAMPA SNS REAAL)


GOVERNMENT OF THE NETHERLANDS
http://www.government.nl/

SNS REAAL
http://www.snsreaal.nl/


LINK al Comunicato Stampa ufficiale del Governo olandese

LINK al Comunicato stampa SNS Reaal


 

Il conglomerato finanziario olandese SNS Reaal NV è stato nazionalizzato il 1° febbraio scorso.

L'operazione costerà allo Stato 3,7 miliardi di euro, suddivisi in: 2,2 miliardi di nuovo capitale, 0,8 miliardi come azzeramento del precedente pacchetto di aiuti, 0,7 miliardi per sistemare il portafoglio immobiliare del gruppo. A tale cifra vanno aggiunti 1,1 miliardi in prestiti e 5 miliardi a titolo di garanzia.

Gli investitori privati dovranno sostenere parte del costo del salvataggio. Azionisti e creditori subordinati vedranno azzerati i loro investimenti, con un risparmio per lo Stato pari a 1 miliardo di euro. Un ulteriore miliardo sarà ricavato da un’imposta straordinaria che sarà applicata alle banche nel 2014.

SNS Reaal è un conglomerato finanziario che, con attivi pari a 143 miliardi di Euro e 6.700 dipendenti, comprende la quarta banca (SNS), la terza impresa assicurazione vita e la quinta impresa assicuratrice danni dei Paesi Bassi, oltre a una società di gestione degli investimenti e alle attività nel settore real estate.

All’origine della crisi della banca sono proprio le attività immobiliari e, in particolare, i 2,3 miliardi di euro di crediti in sofferenza su mutui (su un totale di 9,8 miliardi). I mercati nei quali SNS si è trovata maggiormente esposta sono quello nazionale (con mutui in sofferenza pari al 42% del totale) e quello spagnolo (circa il 35% dei mutui sono in sofferenza)[1].

Il gruppo ha ampliato la sua attività nel real estate a partire dal 2006, con l’acquisizione della divisione di finanza immobiliare di ABN Amro.
Proprio da allora sono iniziati i problemi per SNS, che hanno reso necessario nel 2008 un primo aiuto (in forma di prestito), da parte dello Stato olandese, per 750 milioni di euro.
La Banca centrale olandese (DNB) è intervenuta più volte, chiedendo un piano di cessione del portafoglio immobiliare della banca e di rientro del prestito concesso dallo Stato. Nel dicembre 2011, è stato costituito da DNB e dal Ministero delle finanze un Comitato congiunto per studiare gli scenari e le opzioni possibili per superare la crisi del gruppo (ingresso di privati, joint venture privato-pubblico, nazionalizzazione).

Il protrarsi dei problemi nel settore immobiliare ha tuttavia indotto DNB a richiedere una ricapitalizzazione di SNS in modo da raddoppiare il core capital entro il 31 gennaio 2013.

Il fondo di private equity CVC si è fatto portatore di una proposta di acquisto solo parziale del gruppo (il 50% sarebbe rimasto in mano pubblica), che avrebbe offerto maggiori garanzie agli investitori in obbligazioni subordinate.

Il Governo olandese, tuttavia, ha preferito percorrere la strada della nazionalizzazione completa.

E’ da sottolineare che, nell’autunno del 2012, SNS Bank era stata in grado di superare gli stress test della European Banking Authority (EBA), con un capitale Tier 1 pari al 13,0%.



[1] Bilancio SNS REAAL al 30 giugno 2012, p. 16