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LA RICCHEZZA IMMOBILIARE DELLE FAMIGLIE ITALIANE: UN CONFRONTO TRA LE FONTI STATISTICHE DISPONIBILI

La ricchezza immobiliare delle famiglie italiane: un confronto fra dati campionari e censuari Occasional Paper n. 146

Andrea Neri, Maria Teresa Monteduro


Banca d'Italia
http://www.bancaditalia.it


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Sono due le principali fonti statistiche in base alle quali viene stimata la ricchezza immobiliare nel nostro Paese: l’indagine campionaria biennale sui bilanci delle famiglie (Banca d’Italia)  e la banca dati immobiliare integrata (basata sui dati del catasto e sui dati delle effettive compravendite di immobili), realizzata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Il paper della Banca d’Italia analizza le differenze e le possibili integrazioni tra le fonti in questione.

Si rileva che l’indagine campionaria di Banca d’Italia tende a sottostimare la ricchezza immobiliare degli italiani.  Questo, segnalano gli autori, in quanto gli intervistati sono in genere reticenti a dichiarare esattamente tutti i beni di proprietà (perché considerato dato sensibile o per brevità).

La ricchezza immobiliare effettiva sarebbe sottovalutata di circa il 25%. Anche i valori mediani risulterebbero sottostimati in una misura compresa tra il 20% e il 40%.

Secondo la banca dati del Ministero dell’Economia,  a integrazione dell’indagine della Banca d’Italia, risulta che ciascuna famiglia italiana possiede almeno un immobile (esattamente 1,03 immobili) e il valore mediano della ricchezza immobiliare sarebbe di circa 263.000 euro.

Non risulta invece cambiare sostanzialmente, nel confronto tra indagine della Banca d’Italia e banca dati immobiliare del Ministero, il grado di concentrazione della ricchezza e la correlazione tra ricchezza e status socio-economico delle famiglie.