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GESTIONE DEL RISCHIO E DELLA REDDITIVITA’ NELLE ASSICURAZIONI VITA ATTRAVERSO STATEGIE DI “NATURAL HEDGING”

“Managing Life Insurer Risk and Profitability: Annuity Market Development using Natural Hedging Strategies” University of New South Wales Australian School of Business Research Paper No. 2013ACTL04

A. Wong, M. Sherris, R. Stevens


SSRN – Social Science Research Network
http://www.ssrn.com


SSRN Link al Working Paper



Gli sviluppi in corso in ambito demografico creano  potenzialità per una maggiore diffusione di prodotti assicurativi in grado di gestire il “rischio di longevità”. I prodotti di rendita del ramo vita costituiscono una risposta a questo tipo di domanda assicurativa; tuttavia, la diffusione di tali prodotti è ancora contenuta.

In genere, i rischi di lungo termine associati ai prodotti longevity e i requisiti di capitale correlati a questi ultimi costituiscono oggetto di attenta valutazione da parte degli assicuratori; i quali, peraltro,  offrono anche prodotti “a vita intera” e coperture temporanee per il caso di morte, ossia prodotti in grado di compensare il rischio di longevità.

Il “natural hedging” – ossia la compensazione dei rischi in un portafoglio di rendite e di coperture del rischio mortalità – offre l’opportunità di gestire il capitale in modo efficiente e, nel contempo, di aumentare la redditività delle imprese.

Gli autori del paper in esame utilizzano modelli stocastici applicati alla mortalità e ai tassi di interesse,  al fine di effettuare una valutazione dei requisiti di capitale per un portafoglio di prodotti caso morte e di rendita e quantificare i vantaggi derivanti dal “natural hedging” (tenuto conto dei relativi profit loadings sui prodotti assicurativi).

I benefici derivanti dall’offerta di coperture per il rischio di longevità (in termini di requisiti di capitale), come pure la rilevanza che assume il tipo di prodotti caso morte offerti, vengono illustrati dagli autori attraverso il riferimento a prodotti standard.

L’impatto dei requisiti di capitale (come quelli di Solvency II, calcolati su un orizzonte temporale di 12 mesi) viene valutato e confrontato con misure di rischio “multiperiodo”, al fine di ottenere conferma dei risultati emersi con riguardo ai requisiti di vigilanza.