ASSICURARE LE CALAMITÀ NATURALI CONVIENE. UNO STUDIO DELLA BANCA DEI REGOLAMENTI INTERNAZIONALI
Unmitigated disasters? New evidence on the macroeconomic cost of natural catastrophes BIS Working Papers No 394
Goetz von Peter, Sebastian von Dahlen, Sweta Saxena
BIS - Bank for International Settlements
http://www.bis.org/
Alcuni recenti studi hanno analizzato gli effetti provocati dalle calamità naturali sulla crescita a medio e lungo termine dei paesi colpiti. In astratto sono ipotizzabili, da un lato, effetti negativi sul piano macroeconomico derivanti dalle conseguenze dirette delle catastrofi per il settore produttivo e per la popolazione e, dall’altro, effetti positivi determinati dai necessari investimenti per la ricostruzione.
Utilizzando un nuovo e ampio database, gli autori si pongono l’obiettivo di verificare quale sia la relazione tra gli eventi catastrofali di origine naturale e la crescita economica. Viene valutato, inoltre, in quale misura il trasferimento del rischio catastrofale, attraverso lo strumento assicurativo, possa mitigare i costi macroeconomici delle calamità.
Gli autori considerano 203 paesi, colpiti da 2.476 calamità naturali suddivise in quattro differenti tipologie (eruzioni vulcaniche, terremoti, inondazioni e uragani) nel periodo tra il 1960 e il 2011.
Emerge dall’analisi una significativa e forte correlazione tra calamità naturali non assicurate e impatti negativi sulla crescita economica. Una calamità naturale di media entità ha un impatto negativo immediato sulla crescita economica nell’ordine dello 0,6%-1,0% del PIL; le conseguenze cumulate - sempre in termini di minore crescita economica - possono raggiungere, nel medio termine, l’1,8%-3,0% del PIL.
Al contrario, le calamità naturali assicurate attraverso uno dei possibili strumenti a disposizione non determinano conseguenze immediate sulla crescita e, per contro, mostrano impatti positivi a medio termine.
Secondo lo studio, quindi, trasferire il rischio di calamità naturali attraverso un sistema assicurativo ha effetti positivi sul piano macroeconomico. Questa conclusione è ancor più valida per paesi di ridotte dimensioni, che hanno minori capacità di auto-assicurarsi.