Panorama Assicurativo Ania

🇮🇹 Circolazione stradale

20° RAPPORTO ACI-CENSIS SULLA MOBILITÀ IN ITALIA

XX RAPPORTO ACI—CENSIS. Dove è finita l’auto? Analisi di una crisi senza precedenti


ACI - Automobile Club d’Italia
http://www.aci.it/

CENSIS – Centro Studi Investimenti Sociali
http://www.censis.it/


Link al Report


 

L’Automobile Club d’Italia e il Censis hanno recentemente pubblicato il rapporto 2012 sulla mobilità.

Il rapporto contiene le principali statistiche relative alla mobilità privata e pubblica sul territorio nazionale. La pubblicazione presenta, inoltre, i risultati di un questionario sull’atteggiamento degli automobilisti italiani in relazione all’uso dei mezzi privati e pubblici.

Oltre ai contenuti "classici" dei precedenti rapporti -  che comprendono i risultati dei sondaggi realizzati tra i soci Aci e fra gli automobilisti italiani e gli approfondimenti qualitativi (focus group),  su specifiche tematiche congiunturali (quest’anno il "mondo della bicicletta") -, il rapporto contiene due nuove sezioni:

  • “i dati ed i fatti”, in cui sono riassunti -  in alcune schede tematiche - i dati salienti del sistema della mobilità (mercato, benzina, incidenti, TPL, etc.);
     
  • la geografia – su scala provinciale – dei dati fondamentali del “circolante”, sulla base dei dati messi a disposizione dall’Area Professionale statistica dell’Automobile Club d’Italia (veicoli circolanti, età del parco, inquinamento, etc.). Oltre alla creazione di classifiche e carte tematiche, è stata sperimentata una tecnica di valutazione dei territori, per arrivare a una sorta di classifica della qualità della “mobilità privata”.

Più in generale, la crisi economica si è riflessa in una drastica riduzione del mercato delle autovetture e delle moto, sia nuove sia usate. Si è inoltre registrata una forte riduzione della mobilità privata (il consumo di benzina e diesel si è ridotto mediamente del 10%), con un evidente beneficio sulla congestione del traffico.
Sono diminuiti, di conseguenza, gli incidenti stradali (-2,7% rispetto al 2011) e il numero dei morti (-5,6%), avvicinando il dato -  seppure in ritardo -  al limite fissato dall’Unione Europea (-50% di vittime entro il 2010).

E’ ripreso a buon ritmo il numero delle rottamazioni (più 3% rispetto al 2011), anche se rimane ben lontano dal record del 2009 (determinato dagli incentivi).

L’anno  è stato caratterizzato, comunque, dalla sempre più difficile sostenibilità per le famiglie dei costi di gestione di auto e moto, causata da un’eccessiva pressione fiscale e parafiscale.