Panorama Assicurativo Ania

🇫🇷 Rischio di investimento

L’INVESTIMENTO SENZA RISCHIO, MITO O REALTÀ? UN DOSSIER DELLA RIVISTA “RISQUES”

"RISQUES". Les Cahiers de l’Assurance, n. 91, settembre 2012 (da sito FFSA-Fédération Française des Sociétés d'Assurances)


RISQUES n. 91 - Link agli articoli


 

La nozione di “attivo privo di rischio” è alla base della teoria - economica e finanziaria - che ha consentito di sviluppare tecniche di valutazione delle attività finanziarie a partire dagli anni ’70. E’ così che la valutazione degli strumenti derivati o il calcolo delle riserve tecniche al valore di mercato si effettua prendendo come riferimento attivi o tassi “risk-free”.
La Direttiva Solvency II è solo uno degli ultimi esempi di riferimento normativo in materia.

Di fronte al crescente rilievo della nozione, la serie di articoli pubblicati sulla rivista “Risques” si propone di chiarire la natura teorica dell’attivo privo di rischio, il perché è necessario riferirsi a tale nozione e di discutere i modi migliori per utilizzare il concetto.

Sotto quest’ultimo profilo, le opinioni degli autori risultano divergere significativamente, il che segnala le difficoltà che sono destinate a incontrare i regolatori qualora dovessero insistere nel fare riferimento ad attività prive di rischio per la valutazione di alcune poste di bilancio delle istituzioni finanziarie.
Il dibattito intenso che si è sviluppato in occasione dell’elaborazione degli standard contabili internazionali e, nell’ambito di Solvency II, in merito all’utilizzo dei tassi swap o quelli dei titoli governativi come tassi risk-free, sono tutti esempi che illustrano la difficoltà di applicare in concreto il concetto.

Sulla rivista sono pubblicati gli interventi di: Philippe Trainar, Pierre-Charles Pradier, Christian Dargnat, David Pillet, Augustin Landier, Aswath Damodaran, Cheistian Gollier, Nicole El Karoui, Michel Dacorogna, Jaques Delpla, Didier Folus, Patrick Artus, Christian Schmidt.