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BANCA D’ITALIA: LA RICCHEZZA DELLE FAMIGLIE ITALIANE NEL 2011

La ricchezza delle famiglie italiane 2011 Supplementi al Bollettino Statistico, n. 65, dicembre 2012


BANCA D’ITALIA
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Banca d’Italia ha pubblicato, nei giorni scorsi, il  tradizionale "Supplemento al Bollettino Statistico"  dedicato alla ricchezza delle famiglie italiane.

Alla fine del 2011 la ricchezza netta delle famiglie italiane era pari a 8.619 miliardi di euro, poco più di 140 mila euro pro capite e 350 mila euro per famiglia.

Le attività reali rappresentavano il 62,8% del totale, le attività finanziarie il 37,2%. Le passività finanziarie, pari a 900 miliardi di euro, rappresentavano il 9,5% delle attività complessive.

Nel corso del 2011 la ricchezza netta complessiva a prezzi correnti è diminuita dello 0,7%; l’aumento delle attività reali (1,3%) è stato più che compensato da una diminuzione delle attività finanziarie (3,4%) e da un aumento delle passività (2,1%). In termini reali, la ricchezza netta si è ridotta del 3,4%. Dalla fine del 2007, quando il valore complessivo della ricchezza ha raggiunto il suo valore massimo, il calo è stato pari al 5,8%.

Secondo la Banca centrale, la distribuzione della ricchezza è caratterizzata da un elevato grado di concentrazione: molte famiglie detengono livelli modesti o nulli di ricchezza mentre, per contro, poche famiglie dispongono di una ricchezza elevata.

Alla fine del 2011, la ricchezza abitativa delle famiglie italiane era stimata poco più di 5.000 miliardi di euro. Questo valore è aumentato in termini nominali dell’1,3% rispetto alla fine del 2010, ma si è ridotto dell’1,4% in termini reali.

Alla fine del 2011 le attività finanziarie ammontavano a oltre 3.500 miliardi di euro. Quasi il 42% per cento era detenuto in obbligazioni private, titoli esteri, prestiti alle cooperative, azioni e altre partecipazioni, quote di fondi comuni di investimento. Il contante, i depositi bancari e il risparmio postale rappresentavano quasi il 31% del complesso delle attività finanziarie; la quota investita direttamente dalle famiglie in titoli pubblici italiani era pari al 5,2%.

Le riserve tecniche di assicurazione, che rappresentano le somme accantonate dalle assicurazioni e dai fondi pensione per future prestazioni in favore delle famiglie, ammontavano al 19,2% del totale delle attività finanziarie.

Nel confronto internazionale le famiglie italiane mostrano una ricchezza netta elevata e pari, nel 2010, a 8 volte il reddito disponibile, contro l’8,2 del Regno Unito, l’8,1 della Francia, il 7,8 del Giappone, il 5,5 del Canada e il 5,3 degli Stati Uniti. Le famiglie italiane risultano, inoltre, relativamente poco indebitate, con un ammontare dei debiti pari al 71% del reddito disponibile (in Francia e in Germania è circa il 100%, negli Stati Uniti e in Giappone è del 125%).