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L’ITALIA FANALINO DI CODA NELLA SPESA PER SANITÀ, ASSISTENZA E DISOCCUPAZIONE: I DATI EUROSTAT

EU27 spent 29,4% of GDP on social protection in 2010. Highest ratios in France, Denmark and The Netherlands Eurostat Newsrelease, 27 novembre 2012

Tim Allen, Luiza Munteanu


EUROSTAT - EUROPEAN COMMISSION
http://epp.eurostat.ec.europa.eu


Link alla Newsrelease


 

Eurostat ha recentemente pubblicato un breve report sulla spesa sociale nell’Unione europea.

Negli ultimi anni, l’incidenza della spesa sociale sul PIL nella UE27 è cresciuta, passando dal 26,1% nel 2007 al 29,4% nel 2010: si tratta tuttavia di un incremento largamente dovuto alla crisi economica. La spesa sociale, infatti, è aumentata in questo periodo in termini reali di circa il 10%, mentre il PIL è rimasto sostanzialmente stabile.

La media nasconde profonde differenze tra paesi. In Francia, in Italia e in numerosi paesi del nord Europa, ad esempio, l’incidenza arriva a toccare o superare il 30% del PIL; è sotto il 20%, invece, in alcuni paesi dei Balcani e dell’est Europa come Romania, Bulgaria e Polonia.

Secondo il report, nella UE27 la spesa per pensioni è pari in media al 45% della spesa sociale complessiva. La quota più elevata di spesa pensionistica si registra in Polonia e in Italia (61%), mentre l’incidenza più bassa si riscontra in Irlanda (23%), in Lussemburgo (36%) e in Danimarca (38%). La spesa sanitaria e per disabilità più elevata, in relazione al PIL, si registra in Germania, Irlanda, Lussemburgo e Olanda, la più bassa a Cipro e in Lettonia.

L’Italia, con il 31,5% della spesa sociale per sanità e disabilità, il 4,6% della spesa per sussidi alle famiglie e il 2,9% a favore dei disoccupati, si colloca tra i paesi che devolvono quote minori della spesa sociale per queste importanti voci del welfare state.