Panorama Assicurativo Ania

🇪🇺 Solvency II

L’IMPATTO DELLA VOLATILITA’ SUI PRODOTTI ASSICURATIVI DI LUNGO TERMINE NEL QUADRO DI SOLVENCY II

Long-term insurance products and volatility under the Solvency II framework

Korneel van den Broek


IAA-International Actuarial Association
http://www.actuaries.org


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Il dibattito su Solvency II è attualmente incentrato sulla definizione delle misure necessarie per contenere l’impatto che la volatilità estrema dei mercati finanziari ha sui bilanci delle imprese assicuratrici, con particolare riguardo a quelle che offrono prodotti di lungo termine. L’autore del paper indaga sulle diverse componenti della volatilità aggiuntiva che possono derivare dalle attuali regole di Solvency II ed effettua una stima dell’entità di tale volatilità. Conclude evidenziando che, senza rimedi appropriati, il costo dei prodotti assicurativi di lungo termine è destinato ad aumentare.

 

L’autore parte dall’assunto che Solvency II non sarà in grado di contribuire a una più accurata misurazione dei rischi per i prodotti assicurativi a lungo termine, a meno che il framework non tenga in debito conto le caratteristiche distintive di tali prodotti.

La principale difficoltà nell’applicare un sistema di vigilanza basato su principi market consistent all’attività assicurativa sta nel fatto che non esiste un mercato per le passività assicurative. In base alle regole di Solvency II,  i cash-flows delle passività devono essere attualizzati con un tasso di interesse risk-free. Nell’ipotesi in cui sia il CCP sia il Matching Adjustment non trovino applicazione, le passività assicurative sarebbero valutate come se fossero bond privi di rischio di default.

Ma i contratti assicurativi hanno caratteristiche significativamente diverse  da quelle dei bonds, la principale essendo che i primi sono strettamente legati a un unico contraente, che non può vendere la polizza ad altri. Secondo l’autore, è contrario ai principi della market consistency valutare i due prodotti (polizze e bond) come se fossero un unico strumento finanziario.

Nel paper si estende il modello per i bond con rischio di default, sviluppato da Wütrich, alle scadenze più lunghe e per includere una componente di illiquidità dello spread.

Si applicano, poi, le regole di Solvency II a un contratto assicurativo di lungo termine e si rileva come ciò esponga le imprese assicuratrici alla volatilità dei credit spreads.

La volatilità risulta avere tre componenti: una collegata alla volatilità della struttura dei tassi per scadenza, una seconda legata alla probabilità di default e una terza derivante da fattori di illiquidità. Quest’ultima aumenta velocemente con la durata del contratto, diventando la principale fonte di volatilità per i prodotti a lungo termine.

L’autore propone, quindi, un modello che si basa su una definizione diversa di valore di mercato di una passività assicurativa (in sostanza, un modello in cui l’impresa di assicurazione rimane esposta al rischio di default di un bond, ma non al rischio di illiquidity spread) e dimostra che tale modello presenta una volatilità inferiore.

L’ultima parte del paper valuta le possibilità che l’impresa di assicurazione ha per coprirsi contro il rischio di volatilità eccessiva legata alle regole di Solvency II, fra cui l’acquisto di un’opzione finanziaria.