Panorama Assicurativo Ania

🇺🇸 Rischi agricoli

LA “CROP INSURANCE” NEGLI STATI UNITI: NECESSITA’ DI UNA RIFORMA

Crop Insurance and the Future Farm Safety Net

Keith Collins, Harun Bulut


CHOICES – The Magazine of Food, Farm and Resource Issues
http://www.choicesmagazine.org/

AAEA - The Agricultural & Applied Economics Association
www.aaea.org/


Link allarticolo (Fonte: "CHOICES")

AMERICAN ENTERPRISE INSTITUTE: Premium Payments: Why Crop Insurance Costs Too Much (H.V. Smith, 2011)


 

In un articolo pubblicato sulla propria rivista “Choices”, l’Agricultural & Applied Economics Association (AAEA) esamina i fattori che hanno portato le coperture assicurative per “rischi agricoli” (crop insurance) a svolgere un ruolo fondamentale nei programmi destinati allo sviluppo dell’agricoltura negli Stati Uniti. Tuttavia, il sistema di sovvenzioni che favorisce lo sviluppo della crop insurance rischia di costituire un onere sempre più rilevante per i contribuenti.

Le statistiche indicano che l’utilizzo della crop insurance si è notevolmente ampliato negli ultimi decenni: da 45 milioni di acri(1) coperti da assicurazione nel 1981 si è passati a 262 milioni di acri del 2011. L’ “impennata” delle relative riserve tecniche (da 6 miliardi di dollari nel 1981 a 113 miliardi nel 2011) è legata alla maggior superficie di terreno coperta da assicurazione, all’aumento dei prezzi dei prodotti agricoli, ai livelli di copertura più elevati.

Le polizze in questione vengono distribuite dal settore assicurativo privato – come stabilito dal Federal Crop Insurance Act del 1980 – e le imprese assicuratrici ricevono dallo Stato sovvenzioni (tra il 12% e il 19%), a titolo di compensazione per la loro attività distributiva, calcolate in base al volume dei premi. Una quota pari al 60% dei premi assicurativi corrisposti dagli agricoltori, inoltre, è a sua volta oggetto di sovvenzione (subsidy)  da parte del Governo statunitense.

In particolare, secondo quanto indicato in un recente studio elaborato dall’American Enterprise Institute, l’onere economico annuo a carico dei contribuenti per sostenere la crop insurance è stato calcolato in 5,6 miliardi di dollari a partire dal 2008 (contro i 2 miliardi annui per il periodo 2003-2007 e contro i 200 milioni del 1994).

Alcune proposte di riforma  dell’attuale sistema potrebbero essere le seguenti:

  • utilizzo – laddove possibile -  di un prodotto assicurativo “standardizzato”, distribuito online, al fine di abbattere i costi di vendita;
     
  • riduzione della consistenza delle sovvenzioni di cui beneficiano sia le imprese assicuratrici sia gli agricoltori. Nel secondo caso, in particolare, subsidies  elevate potrebbero indurre gli agricoltori a sottoscrivere polizze nell’intento di trarne futuro guadagno e non al fine di proteggersi dal rischio di ridotti/mancati raccolti;
     
  • fissazione di un tetto massimo per le subsidies ottenibili da ogni azienda agricola, in modo che le aziende più ricche non ricevano sostegni dallo Stato.

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(*) 1 acro= circa 4.046 m2.