Panorama Assicurativo Ania

🇺🇸 Long-term care

RILANCIARE L’ASSICURAZIONE LTC NEGLI STATI UNITI: LE PROPOSTE DI TOWERS WATSON

INSIGHTS - Deconstructing Long-Term Care Insurance (Nov. 2012)

Robert Yee


TOWERS WATSON
http://www.towerswatson.com/


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La società Towers Watson ha pubblicato un articolo su tendenze e prospettive delle coperture long-term care negli Stati Uniti.

Lo stato attuale del mercato è sintetizzabile come segue.
Da una parte, il comparto soffre di una persistente stagnazione nelle vendite, nonostante un potenziale di domanda importante. Dall’altra, il numero di imprese che continua a puntare su questo settore di attività tende a ridursi.

L’articolo analizza alcuni fattori ostativi allo sviluppo del business, proponendo alcuni interventi correttivi che potrebbero rendere le polizze LTC più appetibili.

Un problema, ad esempio, riguarda la capacità di adeguamento della gamma di servizi previsti dal contratto.
Le polizze LTC hanno in genere lunga durata, ma le tipologie di prestazioni evolvono rapidamente in connessione con il mutare del potenziale tecnologico e delle conoscenze mediche. Spesso le compagnie non sono pronte ad adeguare la gamma di offerta associata a un contratto con l’evoluzione intercorsa e gli adattamenti sono più percepiti come “concessioni” da parte delle compagnie piuttosto che come un reale impegno delle stesse verso la fornitura delle migliori prestazioni disponibili al momento in cui ne sorga la necessità.

Per rendere più appetibili le coperture LTC, gli autori propongono l’introduzione di alcuni correttivi nella struttura tipica di tali polizze, a cominciare da una maggiore flessibilità nella fruizione delle prestazioni da parte del cliente.
Si tratterebbe di considerare tali prodotti secondo le logiche delle coperture vita tradizionali, in cui quanto versato negli anni è disponibile per l’assicurato non solo in termini di prestazioni al momento del bisogno, ma può essere fruito anche in forma di capitale o rendita se alla scadenza non sono sorte esigenze di assistenza. In questo modo, la polizza determinerebbe esclusivamente un trasferimento del rischio di dipendenza in capo alla compagnia, senza che l’assicurato perda le proprie prerogative su quanto versato per il solo fatto che, prima della scadenza del contratto, non sia subentrata una condizione di dipendenza.