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L’IMPATTO DELL’AUMENTO DELLA LONGEVITÀ SUI FONDI PENSIONE A PRESTAZIONE DEFINITA NEGLI STATI UNITI: PAPER FMI

The Impact of Longevity Improvements on U.S. Corporate Defined Benefit Pension Plans IMF Working Paper 12/170

Michael Kisser, John Kiff, Erik S. Oppers, Mauricio Soto


IMF - International Monetary Fund
http://www.imf.org/


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Lo studio del Fondo Monetario Internazionale intende valutare, sulla base dei dati provenienti dal  U.S. Department of Labor, l’impatto di un aumento dell’aspettativa di vita sugli impegni attuali e futuri dei fondi pensione "a prestazione definita" -  pubblici e privati -  negli Stati Uniti.

Il paper FMI è il primo che, sulla base dei dati empirici, stima l’impatto del longevity risk sui fondi pensione:  non solo a livello aggregato, ma anche in relazione a dimensione e tipologia dei fondi stessi.

Sulla base dei dati analitici, lo studio costruisce una variabile di longevità per ciascun fondo pensione, calcolando l’aspettativa di vita implicita nelle tavole di mortalità attualmente utilizzate e misurando le conseguenti liabilities pensionistiche. Viene quindi stimato l’impatto potenziale di un aumento della longevità a livello di singolo fondo e a livello complessivo.

I risultati dimostrano che le ipotesi sulla longevità hanno un impatto statisticamente significativo sulle passività pensionistiche: in particolare, a un aumento della speranza di vita di un anno consegue un aumento degli impegni del 3-4% e ciò avviene per tutte le tipologie di fondi pensione a prestazione definita.

Dal punto di vista economico, l’effetto dell’aumento della longevità è particolarmente significativo. Se si considera che gli impegni dei fondi pensione a prestazione definita statunitensi sono stimabili in circa 2.200 miliardi di dollari, l’aumento di un anno della speranza di vita implica un incremento degli impegni attuali e futuri dei fondi pari a 84 miliardi, ossia un sostanziale raddoppio di quella che viene stimata come l’attuale sottocapitalizzazione di questo tipo di fondi.

In altri termini, l’effetto di un aumento dell’aspettativa di vita in termini di liabilities pensionistiche è pari all' 1,5% del PIL statunitense.

L’aumento della speranza di vita rispetto alle previsioni attuariali è un evento più che probabile - conclude lo studio -, anche considerando che le previsioni al riguardo vengono aggiornate, negli Stati Uniti, solo ogni dieci anni. E’ perciò indispensabile tenere in considerazione lo scenario di un brusco e significativo aumento delle variabili demografiche-previdenziali.