DI QUANTO RITARDARE IL PENSIONAMENTO PER MANTENERE UN ADEGUATO TENORE DI VITA? STUDIO CRR
National Retirement Risk Index: How Much Longer Do We Need to Work?
Alicia H. Munnell, Anthony Webb, Luke Delorme, Francesca N. Golub-Sass
CRR-Center For Retirement Research At Boston College
http://crr.bc.edu
Il Center for Retirement Research (CRR), centro studi statunitense specializzato nelle tematiche previdenziali, ha pubblicato un breve paper dedicato agli effetti dell’età di pensionamento sul rischio di non disporre di risorse sufficienti una volta in quiescenza.
A partire dal National Retirement Risk Index, l’indice che stima la quota di famiglie americane che non saranno in grado di mantenere, dopo il pensionamento, gli standard di vita del periodo lavorativo, lo studio intende verificare quale età effettiva di pensionamento sia in grado di garantire livelli pensionistici che consentano di mantenere il precedente standard di vita.
Attualmente, considerando l’età standard di pensionamento (65 anni), il 51% delle famiglie americane è a rischio di non riuscire mantenere il tenore di vita dopo il termine dell’attività lavorativa.
Secondo gli autori dello studio, è necessario far crescere l’età di pensionamento e lavorare più a lungo. La percentuale di famiglie che dovrebbero rinviare il pensionamento rispetto al limite di 65 anni è il 52%. Di queste, il 23% dovrebbe posticipare di un periodo compreso tra 1 e 3 anni, il 17% tra 4 e 6 anni e il 9% di 7 e più anni.
I lavoratori saranno quindi costretti a lavorare più a lungo, ma potranno beneficiare di una maggiore aspettativa di vita in buona salute grazie alla continua evoluzione delle condizioni sanitarie e demografiche.