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PUBBLICATO L’AGGIORNAMENTO DEL RAPPORTO WILLIS RE SULLA “WORLDWIDE REINSURANCE”

1ST VIEW – 1 JULY 2012 - Looks Can Be Deceiving

Clare Kerrigane, Peter Poillon


Willis Re
http://www.willisre.com


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Il più recente rapporto  Willis Re sulla riassicurazione internazionale  segnala che, dopo un altro quadrimestre caratterizzato da una modesta loss activity sui mercati riassicurativi nordamericani e internazionali, i rinnovi dei trattati di giugno e luglio hanno confermato l’approccio molto “segmentato” già emerso nel corso degli ultimi 12 mesi.

L’underwriting approach “mirato” - realizzato da una buona parte dei riassicuratori - è stato apprezzato dai cedenti, i quali hanno visto riconosciuto l’impegno profuso per gestire, analizzare e – in alcuni casi – sottoporre a de-risking i portafogli; il tutto, però, non è sfociato in una generalizzata condizione di hard market, contrariamente a quanto auspicato da diversi riassicuratori.

Negli ultimi 12 mesi, le consistenti modifiche nei modelli catastrofali proposti da alcuni operatori, in aggiunta a pressioni di natura regolamentare, hanno indirizzato verso un catastrophe modeling sempre più sofisticato e “su misura” (comprendente l’utilizzo di modelli multipli e di applicazioni client-specific).

Si mantiene inalterato, tra i riassicuratori tradizionali, il ritmo delle operazioni di fusione e acquisizione, mentre si è registrato un consistente aumento dei flussi di capitale verso “veicoli” non tradizionali. Operatori come gli hedge funds vengono affiancati, in sempre maggior misura, da investitori di più lungo periodo – soprattutto fondi pensione -, attratti dai rendimenti non correlati presenti nel rischio riassicurativo.

Il rapporto indica che, per buona parte delle imprese di riassicurazione, i rendimenti degli investimenti sono in massima parte derivati, nel 2011, da capital gains  conseguenti alla flessione dei tassi di interesse. Tuttavia, una volta che i tassi di interesse riprendessero a crescere, la diminuzione di valore dei portafogli potrebbe causare potenziali perdite per gli operatori riassicurativi.

Si tratta, secondo il rapporto, di un contesto economico estremamente impegnativo e molto “demanding” per i riassicuratori tradizionali, che devono fronteggiare la sfida di una redditività soddisfacente. Nonostante le difficoltà, molte imprese continuano a concentrare il loro impegno sul fronte della differenziazione dell’offerta alla propria clientela.