Panorama Assicurativo Ania

🇬🇧 Solvency II

GLI ASSICURATORI BRITANNICI VERSO SOLVENCY II. SURVEY DI DELOITTE

Solvency II survey 2012: Where are insurers heading?

Deloitte


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La società di audit e consulenza Deloitte ha pubblicato l’edizione 2012 della Solvency II Survey.

L’attuale edizione dell’indagine punta l’attenzione sull’evoluzione dell’approccio delle compagnie assicuratrici britanniche nei confronti del progetto Solvency II e pone in evidenza le conseguenze  derivanti dai “tempi lunghi” che caratterizzano il processo di introduzione del nuovo regime di vigilanza.

L’indagine è stata condotta, per conto di Deloitte, da Economist Intelligence Unit,  su un arco temporale di 36 mesi. Sono stati intervistati 60 operatori del mercato assicurativo britannico - 25 del comparto danni e 35 specializzati nei rami vita -, suddivisi fra imprese di grandi dimensioni (premi netti superiori al miliardo di sterline), medie imprese (fra 300 milioni e 1 miliardo) e  compagnie di piccole dimensioni (raccolta premi netta inferiore a 300 milioni di sterline).

Dalle risposte fornite emergono segnali contrastanti: la maggioranza degli operatori (65%) è concorde  nel considerare Solvency II fonte di benefici (in generale, un’opportunità per gestire meglio il rischio, introducendo anche nuove tecniche di risk mitigation); nel contempo, traspare un senso di preoccupazione circa la necessità di prepararsi compiutamente entro le scadenze previste.

Le più aperte al cambiamento sul fronte del risk management sono le imprese di grandi dimensioni e quelle che operano nel comparto danni (44%, contro il 28% di quelle vita).

Rispetto alla precedente edizione dello studio (2011), le “priorità” delle imprese nei confronti di Solvency II si sono spostate dalle esigenze di ristrutturazione/riorganizzazione (dal 47% nel 2011 al 23% nel 2012) a quelle di variazione del pricing e del mix che caratterizza l’offerta. Il “re-pricing” è diventata una priorità soprattutto per le imprese danni (36% del campione  contro 17% nel 2011), mentre le compagnie vita risultano essere quelle più propense a modificare il proprio product mix (26%, contro solo l’8% delle imprese danni). Quanto precede si spiega con il fatto che gli oneri patrimoniali previsti da Solvency II sono diversificati a seconda dei rami (le imprese vita che offrono prodotti con garanzia di capitale avrebbero requisiti più elevati).

Secondo le imprese coinvolte nell’indagine, all’interno delle attività di risk management  riveste particolare importanza  il fatto di "concentrarsi  sulla valutazione della propria situazione con riguardo al rischio e alla solvibilità"  (Own Risk and Solvency Assessment – ORSA): si esprimono in questo senso soprattutto le imprese di grandi dimensioni (60%) e  le imprese vita (57%).

La maggiori preoccupazioni vengono espresse in merito al protrarsi dei tempi di realizzazione di Solvency II e alle variazioni del quadro normativo (42%); in particolare, il 37% degli intervistati si dichiara “molto preoccupato” (contro il 24% della precedente edizione dello studio). Particolare disagio viene espresso in merito ai costi di tale “ritardo”: il 73% del campione ha indicato di averne già sperimentato gli effetti negativi sul budget d’impresa. Il 35% dei partecipanti all’indagine, inoltre, si dichiara preoccupato perché l’allungamento dei tempi di realizzazione del progetto potrebbe influire negativamente sulla capacità dell’impresa di traslare Solvency II nel  business as usual, cioè nella normale e quotidiana routine di lavoro.

Le risposte sono state formulate nel febbraio 2012 (periodo antecendente al 16 maggio 2012, data in cui la Commissione europea ha presentato la proposta di rinvio delle scadenze di recepimento ed entrata in vigore di Solvency II ) (1).

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(1) In proposito, si veda “PROPOSTA DELLA COMMISSIONE: RECEPIMENTO SOLVENCY II ENTRO GIUGNO 2013, ENTRATA IN VIGORE A GENNAIO 2014”, in: Panorama Assicurativo n. 104 giugno 2012, Sezione “Unione Europea”.

http://www.panoramassicurativo.ania.it/admin/plugin/panorama/view.html?id=34104&est=1