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🇮🇳 Vigilanza

INDIA: L’AUTORITA’ DI VIGILANZA AUMENTA I REQUISITI DI CAPITALE PER LE “NEW ENTRIES” ASSICURATIVE

India: New insurers to come up with twice the capital requirement - 13-06-12

Asia Insurance Review


Lo scorso mese di giugno, l’Autorità di vigilanza sul settore assicurativo indiano (IRDA) ha introdotto nuove regole in materia di requisiti di capitale per le imprese che intendono entrare nel mercato.

In particolare, i nuovi operatori dovranno raddoppiare il capitale costitutivo: lo “start-up capital” obbligatorio finora richiesto – pari a   1 miliardo di rupie (14,3 milioni di euro) – viene ora considerato insufficiente (i requisiti erano stati fissati nel 1999, all’atto della loro introduzione)   e gli assicuratori dovranno adeguarlo almeno fino a 2 /2,5 miliardi di rupie (28-36 milioni di euro).

Già in passato, comunque, la  maggior parte dei nuovi operatori aveva provveduto a dotarsi di capitale superiore al minimo durante il primo anno di attività: ad esempio, a fine 2009, tre imprese vita avevano un capitale iniziale pari, rispettivamente, a 4 miliardi di rupie (Canada HSBC Life),  3 miliardi (Aegon Religare) e 1,5 miliardi (Star Union Dai-Ichi).

Anche nel settore danni i nuovi operatori hanno avviato la loro attività sul mercato con mezzi propri più elevati  rispetto al minimo richiesto: lo “starting capital” della compagnia Bharti Axa, ad esempio, già nel 2009 era pari a 1,52 miliardi di rupie, mentre quello di Future Generali ammontava  a 1,5 miliardi.

In un decennio di attività assicurativa, le imprese, sia vita sia danni, hanno rafforzato significativamente la propria posizione patrimoniale.

E’ tuttavia necessario sottolineare che la tendenza si è modificata a partire dal 2010: le rigide limitazioni applicate alle tariffe (rami vita) e le riserve necessarie a contrastare le perdite nella r.c. auto hanno indotto le imprese a rivedere aspettative di guadagno e previsioni di redditività.