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L’ASSICURAZIONE NEL SETTORE ENERGETICO. REPORT DI WILLIS

Energy Market Review 2012 - Aprile 2012

Willis


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Il broker Willis ha pubblicato il rapporto annuale sull’andamento delle coperture assicurative contro i rischi derivanti dalla produzione e dall’immagazzinamento di energia.

Il comparto attraversa  attualmente un momento molto particolare. Il 2011 è stato caratterizzato da perdite significative, ma -  contrariamente  alla norma -  tali perdite non sono da attribuire in prevalenza agli eventi naturali e climatici.

Infatti, se il 2011 da considerarsi un “anno record” quanto agli oneri assicurativi derivanti da eventi naturali, la componente relativa al comparto energetico si è dimostrata relativamente contenuta, entro la soglia di 1 miliardo di dollari (760 milioni di euro).

Gli oneri non legati al maltempo, pari a 9 miliardi di dollari (6,8 miliardi di euro), sono stati invece provocati in larga misura da alcuni incidenti, che hanno coinvolto impianti di produzione e immagazzinamento offshore.

Il recente terremoto in Giappone (marzo 2011) ha provocato, nel comparto energetico, oneri assicurativi in misura superiore a 250 milioni di dollari.

Il rapporto segnala che, in riferimento a diversi sinistri registrati nel 2011, la copertura esistente non era accompagnata da riassicurazione: problema che ha determinato la concentrazione degli oneri in capo alle  imprese di assicurazione diretta.

Per il 2012  Willis prevede che il mercato si manterrà, al tempo stesso, stabile e fragile. Da un lato, infatti, si registra una domanda di coperture in aumento. Dall’altro, l’andamento delle tariffe continua a evidenziare una sostanziale stagnazione (per motivi che, secondo Willis, sarebbero principalmente imputabili alla congiuntura economica generale). L’attuale contesto di bassi tassi di interesse non consente agli operatori di ottenere dagli investimenti la redditività di cui avrebbero bisogno.

Fra le altre tendenze confermate per l’anno in corso,  Willis segnala il modesto (pur se persistente) ricorso alla riassicurazione e il progressivo differenziale nella distribuzione geografica delle coperture (con il Nord America che acquisisce un peso sempre più preponderante rispetto agli altri mercati).