FARE E REGOLAMENTARE L’ASSICURAZIONE NEGLI STATI UNITI: SVILUPPI IN UNA PROSPETTIVA INTERNAZIONALE
U.S. insurer operations and regulatory standard developments in the global market: a timeline-based examination
W. Jean Kwon
SSRN – Social Science Research Network
http://ssrn.com
Nonostante l’ “appiattimento” del dato relativo ai premi procapite (vita e danni) e un minor contributo del settore all’economia nazionale, il mercato delle assicurazioni negli Stati Uniti presenta ancora notevoli attrattive per le imprese assicuratrici estere; nel contempo, sono numerose le compagnie statunitensi che operano – o pianificano future operazioni – all’estero.
Ne consegue un consistente impegno, da parte di tutte le Autorità nazionali interessate, sul fronte dell’armonizzazione della regolamentazione relativa alle operazioni cross-border, al fine di realizzare un maggior sviluppo e condizioni di stabilità per i mercati.
L’autore del paper effettua una disamina dello sviluppo del mercato assicurativo USA nel corso dell’ultimo trentennio, della regolamentazione relativa alle cross-border operations e del coinvolgimento degli Stati Uniti nell’attività regolamentare e di vigilanza legata all’armonizzazione e alla definizione di standard internazionali (vengono citati, ad esempio, “ComFrame” – Common Framework for the Supervision of Internationally Active Insurance Groups, e “SIFIs” – Regulation of Significantly Important Financial Institutions).
L’autore sottolinea come gli Stati Uniti dispongano ora (grazie al Dodd-Frank Act) di un fondamentale “punto di contatto” con la vigilanza su scala globale: si tratta del Federal Insurance Office (FIO), divenuto membro IAIS nell’ottobre 2011, parte attiva delle iniziative regolamentari riguardanti la vigilanza sulle SIFI e il “ComFrame” e, infine, collaboratore del Financial Stability Oversight Council statunitense (ai fini, in quest’ultimo caso, della prevenzione e della gestione delle minacce alla stabilità del sistema finanziario).
Il ruolo del FIO è rilevante, sottolinea l’autore, in quanto potrebbe costituire un “interlocutore” in grado di rappresentare, in modo univoco, le istanze regolamentari statunitensi presso la comunità assicurativa internazionale.
Secondo l’autore risulta poco chiaro, almeno per il momento, se il futuro ruolo degli Stati Uniti sarà improntato a maggior peso e influenza nella definizione degli standard internazionali - regolamentari e di vigilanza - in materia assicurativa. Consistenti “sfide aperte” per la vigilanza statunitense si concentrano, attualmente, su diversi fronti: le iniziative legate alla riforma della solvibilità, gli accounting standards (eventuale passaggio al U.S. GAAP, in osservanza degli standard IASB) e la riservatezza dei dati in riferimento alla regolamentazione delle SIFI ne sono solo alcuni esempi.