Panorama Assicurativo Ania

🇬🇧 Solvency II

REGNO UNITO: IMPRESE ASSICURATRICI “READY TO START” SOLVENCY II? RISULTATI DI UN’INDAGINE

Solvency II Survey – April 2012

Barnett Waddingham Insurance Consulting


Link allarticolo di commento: Barnett Waddingham survey reveals low confidence in Solvency II implementation date - e allo studio


Nello scorso mese di aprile, Barnett Waddingham - società operante nell’ambito dell’ insurance consulting – ha pubblicato una “Solvency II Survey”, condotta su un campione di 39 imprese assicuratrici – del ramo vita, danni e “miste” -  operanti in Gran Bretagna (l’87% delle quali si sono classificate come “medio-piccole”).

Innanzitutto, buona parte del campione (circa tre quarti) ritiene che la “starting date” di Solvency II  - prevista per il 1° gennaio 2014 - verrà posticipata, mentre solo una percentuale piuttosto ristretta (24%) ha espresso parere contrario.

In merito al nuovo regime europeo di solvibilità, sono emerse dall’indagine numerose altre indicazioni:

·         le imprese stanno operando sugli aspetti di primo pilastro: i vari stadi relativi al processo di approvazione di un modello interno (design, creazione del modello, test) sono in fase di avanzamento, ma si rende necessario ulteriore impegno sul fronte della validazione e della documentazione. Il modello interno è uno strumento del quale il 39% del campione ha indicato di volersi avvalere, ma  - in riferimento a tale percentuale – il 46% riconosce di trovarsi “behind schedule”, cioè in ritardo sui tempi stabiliti;

·         il 55% del campione afferma di essere in ritardo sui tempi anche per quanto riguarda l’ORSA (Own Risk Solvency Assessment), ma l’87% afferma di stare concentrando il proprio impegno sulla corretta realizzazione di tale “assessment”. Aspetti pratici – quali, ad esempio, la trasposizione dei requisiti tecnici ORSA all’interno di un piano operativo – sono risultati i più “impegnativi” per le imprese  (71% del campione);

·         il 68% dei partecipanti all’indagine ha indicato che dedicherà maggior impegno alla compliance con i requisiti di reporting, mentre il 53% ammette di non aver ancora provveduto ad effettuare una vera e propria valutazione dell’impatto di “Solvency II” sulla gestione dei propri piani a prestazione definita (“DB-plans”);

·         infine, la quasi totalità del campione (97%) sottolinea che le incertezze ancora presenti nell’ambito del progetto “Solvency II” hanno avuto conseguenze sulla disponibilità di risorse; per il 60% dei partecipanti all’indagine, inoltre, tale stato di incertezza ha influito negativamente sul lavoro intrapreso dalla compagnia per adeguarsi al progetto.

Secondo Barnett Waddingham, le imprese hanno necessità di rivedere il proprio approccio al capital management, attraverso l’analisi della propria strategia di investimento, del business mix e degli accordi riassicurativi. L’attenzione nei confronti di “Solvency II”, finora quasi sempre prerogativa dei Solvency Project Teams, dovrebbe estendersi all’impresa nel suo complesso.