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🌎 Grandi rischi, Risk management

LA VALUTAZIONE DEI CASI DI “NEAR-MISS” COME STRUMENTO AZIENDALE DI GESTIONE DEI GRANDI RISCHI

Assessment of catastrophe risk and potential losses in industry - Marzo 2012

Paul Kleindorfer, Ulku G. Oktem, Ankur Pariyani, Warren D. Seider


University of Pennsylvania, The Wharton Risk Management and Decision Processes Center
http://opim.wharton.upenn.edu


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Lo sviluppo delle strategie di risk management nelle imprese industriali ha portato a definire numerosi strumenti di valutazione dei rischi allo scopo di monitorare l’esposizione e minimizzarne l’impatto economico.

Uno degli aspetti meno studiati con riguardo ai cosiddetti “eventi catastrofali” (siano essi di origine naturale oppure  “man-made”) è rappresentato dalla gestione dei cosiddetti “near-miss/near-hit”, ossia gli eventi imprevisti che non hanno provocato danni, pur avendo tutto il potenziale per farlo.

Il concetto è stato ampiamente trattato da studi precedenti, ma non è mai stata indagata l’importanza della relazione tra tali casi e le  scelte operate nell’ambito della gestione d’impresa; scelte che dovrebbero derivare dalla consapevolezza che i “near-miss cases” possono offrire indicazioni utili al miglioramento delle politiche di prevenzione. 

Il “focus” dello studio viene posto dagli autori sul “near-miss management” quale strumento di “Enterprise Risk Management” e come approccio di valutazione finalizzato a ridurre frequenza e  gravità dei rischi.   

L’attenzione degli autori si concentra sulle logiche di individuazione dei rischi sulla base dei “near-miss cases” e sul problema della relativa quantificazione.

Viene proposto un approccio denominato “Potential Safety Loss”, quale iniziale tentativo di creare metodi utili al “risk assessment” sulla base di precedenti esperienze di “near-misses”. L’approccio si fonda sia sulla definizione di variabili considerate rilevanti in relazione al verificarsi dell’evento sia sull’individuazione di valori indici - minimi e massimi - entro i quali le variabili non sono suscettibili di provocare imprevisti.

L’approccio può trovare applicazione a tutti quegli eventi in grado di generare un danno economico, inclusi quelli che colpiscono la “supply-chain” di un’azienda.