2011, ANNO RECORD PER GLI ONERI DA CALAMITÀ. REPORT SIGMA/SWISS RE
Natural catastrophes and man-made disasters in 2011. Historic losses surface from record earthquakes and floods (Sigma 2/2012)
Lucia Bevere, Rudolf Enz, Jens Mehlhorn, Toru Tamura
Swiss Re ha recentemente pubblicato il n° 2/2012 del periodico "Sigma", numero dedicato agli eventi catastrofali che hanno avuto luogo nel 2011.
I dati ufficiali parlano di 325 eventi distruttivi, distinti in 175 calamità naturali e in 150 eventi causati dall’uomo.
Il costo umano di questi fenomeni è stimato in 35.000 vittime, di cui 19.000 causate dal terremoto che ha colpito il nord-est del Giappone nel mese di marzo.
Gli oneri finanziari complessivi ammontano a 370 miliardi di dollari (281,5 miliardi di euro), che fanno del 2011 un vero e proprio "anno record".
Anche in questo caso, l’evento che più ha contribuito è il terremoto nel nord-est del Giappone, che ha causato danni per 226 miliardi di dollari (172 miliardi di euro).
116 miliardi di dollari (88,3 miliardi di euro) sono a carico del settore assicurativo. Si tratta del secondo anno più costoso per le assicurazioni negli ultimi 4 decenni.
110 miliardi di dollari (83,7 miliardi di euro) di oneri assicurativi sono stati provocati da eventi naturali, in primis i terremoti in Giappone e Nuova Zelanda e le alluvioni in Tailandia.
Gli autori dello studio pongono in evidenza come il "gap" fra i danni complessivi e quelli assicurati sia ancora molto ampio, a dimostrazione che la propensione ad assicurarsi ha ancora consistenti margini di sviluppo presso le famiglie, le imprese e le istituzioni pubbliche.
Un capitolo specifico è dedicato al rischio alluvioni. Quella che ha colpito la Tailandia ha provocato danni assicurati per 12 miliardi di dollari (9,1 miliardi di euro), una cifra record per fenomeni di questo tipo. Questo evento evidenzia come le alluvioni possano oggi considerarsi calamità della massima gravità, al pari dei terremoti e degli uragani, e come richiedano, quindi, l'adozione di soluzioni assicurative adeguate (soprattutto da parte dei Paesi che abbinano elevata esposizione al rischio e forte crescita economica).