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PUBBLICATO IL “RAPPORTO ADI-WHO 2012”: LA DEMENZA SENILE COME PRIORITA’ DI POLITICA SANITARIA

Dementia: A Public Health Priority - 11-04-12


World Health Organization
http://www.who.int

Alzheimer’s Disease International
http://www.alz.co.uk/


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Lo scorso mese di aprile l’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) e Alzheimer’s Disease International (ADI) hanno pubblicato un rapporto   dal titolo “Dementia: A Public Health Priority”.

La demenza è una sindrome caratterizzata da una serie di disturbi progressivi che colpiscono la memoria, il pensiero, il comportamento e la capacità di svolgere le attività della vita quotidiana; l’insorgere della malattia di Alzheimer è la causa più comune all’origine del fenomeno.

Il documento fornisce un’ampia panoramica sull'impatto della sindrome sugli individui, le famiglie e la società in generale,  ed è  strutturato come segue:

·  introduzione e obiettivi del Rapporto.  Diffusione delle patologie caratterizzate da demenza: un problema di sanità pubblica;

·  epidemiologia:  incidenza, mortalità, andamento del fenomeno e previsioni;

·  strategie operative, aspetti legislativi ed etici legati alla malattia;

·  sistemi sanitari, servizi e forza lavoro dedicati; “caregiving” e “caregivers”;

·  dalla presa di coscienza all’accettazione delle patologie caratterizzate da demenza: aspetti civili;

·  “The way forward”.

Il rapporto è completato da una cospicua raccolta di dati (che include anche  paesi a basso e medio reddito), dai quali emerge che le patologie legate alla demenza sono da considerare un problema e un’emergenza di portata “globale”.

I costi causati da queste malattie sono globalmente stimati  in 604 miliardi di dollari all'anno (485 miliardi di euro) e sono destinati ad aumentare rapidamente.  Secondo il rapporto, i dati al 2010 indicano in 35,6 milioni il numero di persone affette da demenza,  con un aumento di 7,7 milioni di nuovi casi ogni anno.

Il rapporto individua alcune azioni prioritarie, tese a  promuovere una miglior qualità di vita per i soggetti colpiti e un maggior sostegno alle famiglie coinvolte nell’assistenza ai malati. In particolare:

·  su scala mondiale, sviluppare  una società più “attenta” e “comprensiva” nei confronti di tali patologie;

·  considerare la malattia una vera e propria “priorità socio-sanitaria nazionale” in tutti i paesi;

·  a tutti i livelli (sia tra i cittadini sia tra i professionisti della materia e gli esperti) aumentare, per quanto possibile, le conoscenze relative alla malattia e sviluppare le iniziative di ricerca;

·  migliorare l'assistenza e i servizi destinati ai malati e ai loro familiari.