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FMI: IL DEBITO (DELLE FAMIGLIE) DI OGGI ACCENTUA LA RECESSIONE DI DOMANI

Dealing with Household Debt

INTERNATIONAL MONETARY FUND


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Uno dei capitoli del “World Economic Outlook” del Fondo Monetario Internazionale, pubblicato ad aprile,  è dedicato all’indebitamento delle famiglie e ai suoi effetti sul ciclo economico.

Nel documento si evidenzia l’esistenza di una correlazione tra il grado di indebitamento delle famiglie raggiunto durante le fasi espansive del ciclo economico e la gravità delle successive fasi recessive. Ad esempio, dal 2002 al 2007, nelle economie avanzate, il rapporto fra debito e reddito delle famiglie è aumentato vertiginosamente, passando dal 39% al 138%; in alcuni paesi, come Danimarca, Islanda, Irlanda, Olanda e Norvegia, il debito è giunto persino a rappresentare oltre il 200% del reddito. Non è un caso che la successiva recessione, che perdura ancora oggi, sia stata caratterizzata da gravità e durata particolarmente accentuate.

Lo studio dimostra come l’indebitamento delle famiglie (tramite mutui, prestiti personali, carte di credito) contribuisca, in una fase economica recessiva, ad amplificare la caduta dei consumi, la diminuzione in termini reali del PIL, l’aumento del grado di disoccupazione. L’effetto recessivo è determinato dall’interazione e dalla conseguente amplificazione dei processi di “deleveraging” e di caduta dei prezzi immobiliari.

Gli autori verificano questa ipotesi prendendo in considerazione, tra l’altro, i casi degli Stati Uniti negli anni ’30,  dei Paesi scandinavi negli anni ’90 e di Ungheria e  Islanda  oggi .

Secondo il Fondo, bisogna agire sulla leva monetaria e sui trasferimenti fiscali per ridurre questi effetti “a catena” fra indebitamento delle famiglie, sgonfiarsi della bolla immobiliare e ricadute sull’economia reale. Un’altra strada consigliabile è quella della ristrutturazione del debito delle famiglie, come avvenuto negli anni ’30 negli Stati Uniti e di recente in Islanda, al fine di ridurre il peso del rimborso del debito e il numero di fallimenti personali.