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INSURANCE EUROPE: L’ASSICURAZIONE VITA IN EUROPA NEL 2010

The European Life Insurance Market in 2010 (Executive summary) CEA Statistics n°45 - Febbraio 2012

Insurance Europe


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“Insurance Europe” (nuova denominazione che identifica – da marzo 2012 -  il CEA, la Federazione europea delle imprese assicuratrici), ha aggiornato al 2010 i dati riferiti all’attività assicurativa nel ramo vita in Europa.

Dopo la netta flessione del 2008, conseguente alla crisi, la raccolta premi vita è passata da poco meno di 635 miliardi di euro nel 2009 a più di 660 nel 2010 (+2,7%). Viene confermata la posizione di spicco dei maggiori mercati:  Regno Unito, Francia, Germania e Italia, che insieme raccolgono il 70% dei premi europei.

La contrazione dei premi registrata nel Regno Unito nell’ultimo triennio (-24% nel 2008, -10% nel 2009 e -5% nel 2010) è da attribuire, secondo Insurance Europe, a un calo delle coperture assicurative di gruppo (stabili invece i prodotti di  risparmio, di investimento e “protection lines”), mentre il maggior sviluppo della raccolta registrato nel 2010 dagli altri tre paesi   (+4%, +7% e +11% rispettivamente) risulta essere frutto di un maggior bisogno di “sicurezza” in tempi incerti, tradottosi in un incremento della nuova produzione vita.

La nuova produzione vita 2010 ha raggiunto in Europa i 200 miliardi di euro (+25% in Germania, +7,5% in Italia e +5% nel Regno Unito). Tra le polizze individuali (80% del totale), predominano i prodotti di risparmio (70%) rispetto alle rendite (25-30%).

L’incertezza e la volatilità che caratterizzano i mercati hanno reso meno attraenti i prodotti vita unit-linked (la quota media è scesa al 17% del totale, variabile in un range che passa dal 62% dell’Estonia al 6% della Bulgaria). 

La densità assicurativa media (ossia i premi procapite) è aumentata a 1.124 euro nel 2010 (contro 1.084 euro nel 2009 e 1.086 nel 2008), mentre, la percentuale dei premi in rapporto al PIL è tornata a crescere, seppur in misura molto contenuta: il dato medio europeo è risultato pari al 5,0% (5,5% nel 2007 e  4,9% nel 2009), con notevoli disparità  tra paesi(0,2% in Turchia e 9,0% nel Regno Unito).

Le prestazioni erogate dalle imprese sono risultate pari a 550 miliardi di euro (+3,5%, contro un -9% nel 2009.

Su scala europea, nel 2010 le riserve tecniche sono risultate pari a circa 5.700 miliardi di euro (+6% rispetto al 2009). Quanto agli investimenti, quelli vita costituivano circa l’80% del portafoglio totale delle imprese europee nel 2010 e la loro consistenza è stata valutata in 6.000 miliardi circa (+5%).

Nel periodo considerato, la distribuzione assicurativa ha fatto perno sulla bancassicurazione in Italia e in Portogallo (quota di mercato pari all’85%), mentre   nel resto d’Europa il ruolo preponderante è stato svolto dagli intermediari tradizionali. Gli agenti prevalgono sui broker nella distribuzione di polizze vita individuali nella maggior parte dei paesi, ma una consistente eccezione è costituita dal Regno Unito (ove la quota dei broker è pari al 78%). Le percentuali attribuite alla vendita diretta sono comprese tra il 2,5% dell’Italia e il 14% dell’Olanda; la vendita a distanza riveste scarsa rilevanza pressoché ovunque, tranne che nel Regno Unito (9%).