Panorama Assicurativo Ania

🇫🇷 Long-term care

FRANCIA: RIFORMA DELL’ASSICURAZIONE CONTRO IL RISCHIO DI "DIPENDENZA". LEZIONI DALLE ESPERIENZE ESTERE

L’assurance dependance – comparaisons internationales et leçons pour la France

Pierre-Alain de Malleray


ENASS – Ecole Nationale d’Assurances
http://www.enass.fr


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Creato nel corso degli anni ’80, il sistema francese di assicurazione contro il rischio di non autosufficienza ha conosciuto un consistente sviluppo nei due decenni successivi, che hanno fatto della Francia il secondo mercato mondiale per numero di assicurati. L’annuncio, da parte del Governo, di una imminente riforma del sistema, tuttavia, ha creato una condizione d’attesa, sia da parte degli assicuratori sia da parte dei cittadini, che si è riflessa sulla dinamica del mercato.

In tale contesto si inserisce il rapporto dell’Ecole Nationale d’Assurances, che esamina nel dettaglio il mercato delle coperture contro il “rischio dipendenza” in quattro paesi:

  • STATI UNITI: primo mercato su scala mondiale, ma caratterizzato da prodotti complessi, insufficiente gestione del rischio, volume premi in flessione;
  • GERMANIA: sistema di finanziamento “a ripartizione”, che si sta rivelando scarsamente sostenibile;
  • SINGAPORE: coperture di carattere obbligatorio, offerte dal settore assicurativo privato in regime di concorrenza (con risultati soddisfacenti);
  • ISRAELE: sviluppo di garanzie “standardizzate” per il rischio di dipendenza e legate alle coperture del ramo malattia. Elevata diffusione delle coperture polizze pur in mancanza di un obbligo di sottoscrizione.

Per la realtà francese dell’ “assurance dépendance”, potrebbe essere utile fare riferimento alle seguenti “buone pratiche” desumibili dalle esperienze estere:

  • ricerca di ampie basi di mutualizzazione;
  • applicazione alle garanzie di criteri di “standardizzazione” (che offrono al cliente maggior chiarezza e immediatezza, come pure maggiori opportunità di confronto);
  • introduzione di garanzie temporanee per ridurre i costi di accesso alle coperture;
  • le polizze collettive potrebbero costituire un promettente strumento di diffusione delle coperture, a condizione di dare chiara definizione alle modalità di “uscita” dal gruppo di assicurati.

Per contro, le esperienze estere sembrano indicare come poco proficue le seguenti opzioni:

  • il finanziamento “per ripartizione”, poco adatto alla copertura del rischio dipendenza;
  • le garanzie “di indennizzo”, in opposizione a quelle “forfettarie”, possono costituire fonte di confusione e di problemi tecnici;
  • intervento statale: i poteri pubblici potrebbero essere tentati di favorire la sottoscrizione di coperture per il rischio di dipendenza, ma gli incentivi troppo complessi finiscono in genere per risultare inefficaci;
  • la caratteristica di “non rivedibilità” dei premi: potrebbe diventare causa di rischio e fonte di costo per compagnie e assicurati.