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🇮🇹 Ricchezza

BANCA D’ITALIA: EVOLUZIONE E DISTRIBUZIONE DELLA RICCHEZZA DELLE FAMIGLIE DAL 1965 AL 2010

Ricchezza e disuguaglianza in Italia Collana “Questioni di Economia e Finanza”, n. 115 (febbraio 2012)

Giovanni d’Alessio


Banca d’Italia
http://www.bancaditalia.it/


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L’analisi della Banca d’Italia illustra l’andamento della ricchezza delle famiglie italiane nel periodo compreso tra il 1965 e il 2010, nonché l’evoluzione dei livelli di diseguaglianza, mettendo i dati a confronto con alcune evidenze provenienti dall’estero.

Nello specifico, lo studio approfondisce la distribuzione della ricchezza - e le sue modifiche nel tempo - sulla base delle caratteristiche delle famiglie e in funzione delle origini della ricchezza stessa. A quest’ultimo proposito, gli autori identificano tre fonti principali:

  • il risparmio;
  • i trasferimenti di ricchezza (donazioni ed eredità);
  • le variazioni di valore dei beni posseduti.

Quantificare il ruolo assunto da tali fattori risulta rilevante, in quanto aiuta a comprendere l’evoluzione della ricchezza e influenza il giudizio finale sulle condizioni di “equità” o di “diseguaglianza”.

Il paper evidenzia che la ricchezza netta delle famiglie italiane ha registrato una crescita considerevole negli ultimi decenni: nel 2010 la ricchezza complessiva delle famiglie era pari a circa 8.638 miliardi di euro, più di 7,5 volte superiore al corrispondente valore del 1965 (calcolato sempre a prezzi 2010), con una crescita media annua del 4,6%. L’aumento ha caratterizzato – sebbene in misura non costante - l’intero periodo considerato; “picchi” di forte crescita si sono registrati, ad esempio, tra il 1985 e il 1993 e tra il 1996 e il 2007. Il rapporto tra ricchezza e reddito è all’incirca raddoppiato nel corso degli ultimi decenni; parimenti, è aumentato il ruolo dei redditi da capitale rispetto a quelli da lavoro e la ricchezza sta acquisendo un ruolo sempre maggiore tra le risorse economiche che definiscono la condizione di “benessere” di un individuo.

Nel panorama internazionale, l’Italia non sembra caratterizzata da una disuguaglianza particolarmente elevata della ricchezza (a differenza di quanto invece si riscontra per il reddito). Il lavoro fornisce, inoltre, evidenza di come la distribuzione della ricchezza si sia modificata nel corso del tempo a favore delle famiglie composte da anziani e a sfavore di quelle composte da giovani.

La diseguaglianza fra i livelli di ricchezza può essere mitigata, conclude lo studio, con politiche in grado di assicurare ai cittadini il pieno godimento di alcuni “diritti fondamentali”: tra questi, ad esempio, la scolarizzazione e la diffusione della cultura, la funzionalità dei servizi pubblici e delle infrastrutture secondo criteri di efficienza. Un capitolo a parte va dedicato, però, alla mitigazione delle diseguaglianze in riferimento alla ricchezza dei giovani: in quel caso sono necessari, sottolinea l’autore, interventi sul mercato del lavoro e sul welfare.