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I BILANCI 2010 DELLE FAMIGLIE ITALIANE NELL’INDAGINE CAMPIONARIA DI BANKITALIA

I bilanci delle famiglie italiane nell’anno 2010 Supplementi al Bollettino Statistico - Indagini campionarie

BANCA D’ITALIA


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Banca d’Italia ha pubblicato i risultati dell’indagine campionaria sui bilanci delle famiglie italiane nel 2010. L’indagine è stata condotta tramite interviste telefoniche a un campione rappresentativo di 7.951 famiglie italiane residenti in 387 comuni.

Le famiglie italiane risultano in media composte da 2,53 componenti e da 1,63 percettori di reddito. Negli ultimi trent’anni è cambiata la tipologia delle famiglie: le coppie con figli, che erano il 60% nel 1980, nel 2010 erano poco meno del 40%, mentre sono cresciute sia le famiglie senza figli sia, soprattutto, le famiglie “mono-componente”.

L’indagine considera aspetti quali il reddito, la ricchezza, la diffusione delle attività finanziarie, l’indebitamento, l’utilizzo degli strumenti di pagamento e le tipologie di abitazioni possedute o in uso.

Il reddito familiare annuo, al netto di imposte e contributi, è risultato pari a 32.714 euro, ossia 2.726 euro al mese. Tra il 2008 e il 2010 il reddito è rimasto sostanzialmente invariato (+0,3% reale), mentre nel biennio precedente vi era stata una contrazione del 3,4%. In questo contesto, i lavoratori indipendenti hanno ottenuto un incremento del reddito del 3,1%, mentre pensionati e lavoratori dipendenti hanno subito una diminuzione dell’ordine dello 0,7%-0,8%.

Il possesso di almeno una polizza vita riguarda l’11,4% delle famiglie (era il 13,5% nella precedente rilevazione del 2008), mentre il 15,7% delle famiglie dichiara di possedere una forma di previdenza integrativa (era l’8,7% due anni prima).

Per quanto riguarda l’utilizzo degli strumenti di pagamento, circa il 71% delle famiglie possiede almeno una carta di pagamento: aumenta la diffusione di bancomat e carte prepagate e diminuisce leggermente la diffusione di carte di credito. Il possesso di carte di pagamento è comunque fortemente e positivamente correlato al reddito familiare. I servizi bancari tramite Internet vengono utilizzati dal 16% delle famiglie, contro il 14,5% nella precedente rilevazione del 2008.

La ricchezza familiare netta, costituita dalla somma delle attività reali e delle attività finanziarie, al netto delle passività finanziarie, presenta un valore mediano di 163.875 euro.

Per quanto riguarda, infine, l’indebitamento, il 27,7% delle famiglie è indebitato per un ammontare medio di 43.792 di euro. Il rapporto tra debito e reddito disponibile, un indicatore della sostenibilità del debito, è pari al 45,6%. Si tratta di un livello di indebitamento che, pur essendo in crescita dallo scorso decennio, è ancora inferiore a quello dei principali Paesi europei (1).

Nel 68,4% dei casi l’abitazione di residenza è di proprietà, nel 21,1% è in affitto, nel 7,4% è occupata a uso gratuito, nel 3,1% è a titolo di usufrutto o riscatto.

L’indagine approfondisce anche la percezione soggettiva del benessere da parte degli intervistati.

Nel 2010, il 29,8% delle famiglie riteneva le proprie entrate insufficienti a coprire le spese, il 10,5% più che sufficienti, mentre il 59,7% segnalava una situazione intermedia. Nel confronto storico emerge una progressiva divaricazione dei giudizi, con un aumento dei giudizi di carattere pessimistico.

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Si veda anche, in proposito:

“LA RICCHEZZA DELLE FAMIGLIE ITALIANE, ANNO 2010: NUOVA EDIZIONE DELL’INDAGINE BANKITALIA”, in: Panorama Assicurativo n. 99, gennaio 2012 – Sezione “Statistiche”.