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WORLD ALZHEIMER REPORT 2011: I BENEFICI DELLA DIAGNOSI E DELLA PREVENZIONE

World Alzheimer Report 2011 – The benefits of early diagnosis and intervention - 13/09/2011

ALZHEIMER'S DISEASE INTERNATIONAL


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Lo scorso mese di settembre, l’Alzheimer Disease International (ADI) ha pubblicato il “World Alzheimer Report 2011” (il terzo della serie).
L’attualità del tema è dimostrata dai dati che quantificano sia la diffusione del problema sia la portata degli oneri socio-economici legati alla malattia di Alzheimer (e ad altre simili patologie). ADI stima, infatti, che gli individui affetti da queste malattie siano nel mondo circa 36 milioni e che il loro numero tenda a raddoppiare ogni due anni (dovrebbero, dunque, arrivare a 66 milioni nel 2030 e a 115 milioni nel 2050).
La maggior parte dei soggetti colpiti vive nelle aree del mondo contraddistinte da reddito medio-basso (attualmente il 58%, sarà il 71% nel 2050). Su scala globale, i costi legati alla malattia di Alzheimer e forme similari sono stati valutati in 604 miliardi di dollari USA.

Nonostante sia importante giungere in tempi brevi a diagnosi corrette e a opportune azioni preventive - soprattutto nelle prime fasi della malattia -, la maggior parte delle persone colpite tende ad arrivare in ritardo rispetto ai tempi di progressione della patologia (nei paesi ad economia avanzata, la percentuale dei casi precocemente diagnosticati si colloca tra il 20% e il 50%). Tale situazione va a detrimento dell’efficacia dei trattamenti, determina oneri aggiuntivi a carico dei sistemi sanitari e priva malati e familiari di cure, supporto e servizi dovuti: globalmente, per circa 28 milioni di malati (su un totale di 36 milioni) non viene stilata alcuna diagnosi.

Secondo lo studio, pertanto, è necessario:
- favorire, nella popolazione, la consapevolezza che la malattia di Alzheimer e le forme ad essa assimilabili non rientrano tra i normali fenomeni associati all’invecchiamento dell’individuo;

- assicurare il corretto e precoce accesso a diagnosi e cure, in modo tale da permettere ai malati (e alle loro famiglie) di prendere decisioni e pianificare il futuro prima di giungere a stadi avanzati della malattia. Ciò permetterebbe anche di migliorare capacità intellettuali, indipendenza, qualità della vita dei pazienti e, eventualmente, ritardare il ricovero presso istituti specializzati;

- sottolineare l’importanza di un costante impegno, da parte dei Governi, per contenere i crescenti costi legati a queste patologie. “Spendere oggi per risparmiare domani” significa, per i sistemi sanitari:
· investire nella diagnostica precoce, attraverso apposita formazione, destinata in particolar modo ai medici di base;
· migliorare e facilitare l’accesso alle cure e promuovere l’interazione – a qualsiasi livello – fra tutte le strutture del sistema sanitario interessate;
· soprattutto nelle fasi iniziali della malattia, fornire adeguato sostegno psicologico a pazienti e famiglie (in quest’ultimo caso, attraverso percorsi mirati di “caregiver intervention”).