Panorama Assicurativo Ania

🌎 Calamità naturali

SCOR: RISK MANAGEMENT DEL RISCHIO SISMICO. LE INDICAZIONI DAI TERREMOTI DEL 2010-2011

Lessons for Insurance: Risk Management and Engineering in the major Earthquakes of 2010-2011

Peter Yanev, Alexander Yanev


SCOR Global P&C Technical Newsletter, dicembre 2011
http://www.scor.com/


Visualizza il documento


La pubblicazione curata da SCOR, primario riassicuratore francese, prende lo spunto dai terremoti occorsi nel biennio 2010-2011, eventi particolarmente importanti per il risk management, per l’ “earthquake engineering” e per l’industria assicurativa in generale, poiché hanno avuto luogo sia in paesi a economia avanzata (Giappone e Nuova Zelanda) sia in paesi dalle economie più deboli (ad esempio, Haiti). Il biennio in esame, inoltre, è stato caratterizzato da due dei più forti e distruttivi terremoti nella storia recente (Cile, magnitudo 8.8, e Giappone, magnitudo 9.0). Il sisma di Christchurch, Nuova Zelanda (magnitudo 7.1), e quello di Haiti (6.3), infine, presentano la peculiarità di aver avuto luogo in aree simicamente molto attive, ma che da lungo tempo non venivano interessate da terremoti.

Secondo gli autori, le conseguenze degli eventi in questione hanno posto in evidenza quanto segue:

- i terremoti hanno provocato per imprese e cittadini conseguenze molto più gravi rispetto alle previsioni. L’impegno di sismologi ed esperti dovrà concentrarsi su una più approfondita analisi e valutazione del potenziale distruttivo di tali fenomeni; dei risultati di tali studi potranno avvantaggiarsi le pratiche assicurative di underwriting e loss control, al fine di una più approfondita conoscenza della reale esposizione al rischio;

- esiste una considerevole differenza tra le aspettative di tutela danni da terremoto e quanto previsto dalle norme in materia di costruzioni. Scopo di queste ultime, infatti, è quello di offrire – per quanto possibile – garanzie “essenziali” contro il rischio di danno fisico alle persone e di crollo dell’edificio, ma non garanzie contro i danni di tipo finanziario. Gli autori registrano che la maggior parte delle perdite dovute ai recenti terremoti (ad esempio, quelli in Cile e in Giappone) o derivata da danni definiti “non strutturali”. Per ridurre questo tipo di danni, le imprese assicuratrici potrebbero adottare adeguati “loss control standards” per il rischio terremoto e pratiche di mitigazione del rischio più stringenti;

- secondo lo studio, le attuali tecniche di “catastrophe modeling” utilizzate dalle imprese assicuratrici risultano spesso inadeguate a fronte della copertura di rischi individuali e industriali. Le tecniche di modeling per il danno da interruzione di esercizio, in particolare, necessitano di una più approfondita conoscenza degli “interruption scenarios”;

- alcune costruzioni hanno dimostrato di possedere particolari caratteristiche di resistenza alle sollecitazioni sismiche (tra esse, anche alcuni tipi di costruzioni antisismiche in uso in Cile e definite “low cost”). L’analisi di tali performance potrebbe risultare utile al contenimento del rischio terremoto in aree di norma caratterizzate da poco elevati standard antisismici.