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MODELLI PER LA GESTIONE DEI RISCHI CATASTROFALI. REPORT DI GUY CARPENTER

Managing Catastrophe Model Uncertainty - issues and challenges - Dicembre 2011

Guy Carpenter


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L’incertezza costituisce per l’industria assicurativa – nonostante il crescente impegno sul fronte della gestione e della raccolta dati – un fattore di rilevanza cruciale nel “risk modeling” e nella valutazione del rischio.

Se si tratta, in particolare, di “grandi rischi” (quali le catastrofi naturali), è necessario – secondo gli autori – che le imprese utilizzino un approccio disciplinato, olistico nei confronti della gestione del processo di “catastrophe modeling” ed è fondamentale che siano ridotte al minimo le percentuali di errore all’interno dei “CAT-Models”. Ne consegue la necessità, sottolinea il rapporto, che l’industria assicurativa preveda il rischio di incertezza legato alla validità dei “CAT-Models” all’interno della globale valutazione del rischio catastrofale.

In questo senso, secondo gli autori è necessario che gli operatori dell’industria (ri)assicurativa concentrino ulteriore impegno su diversi fronti:

- richiesta di maggiore trasparenza alle società di “risk modeling”, le quali non sono incoraggiate – pena il pericolo di essere svantaggiate sul fronte della concorrenza – ad essere pienamente “trasparenti” sull’effettiva portata del margine di errore eventualmente presente all’interno dei loro “risk models”;

- creazione di un “panel” - costituito da un team di utilizzatori dei modelli di rischio – che abbia lo scopo di studiare l’effettiva portata della “model risk uncertainty” nei modelli in uso;

- maggiore consapevolezza, da parte degli assicuratori diretti, del fatto che il “risk modeling” - e soprattutto i risultati di tale attività - debbano costituire uno strumento di “informazione ai fini della miglior gestione” e non di “controllo sulla gestione”;

- contrariamente agli assicuratori diretti, i riassicuratori sono maggiori - e qualitativamente migliori (e/o più avanzati) - “consumatori” di risk/catastrophe models. Da parte dei riassicuratori, in particolare, sarebbe opportuno analizzare più nel dettaglio quali prodotti di “risk modeling” sono in grado di creare maggior valore aggiunto per i loro clienti, man mano che in questi ultimi aumenta e si approfondisce la percezione/la conoscenza dell’incertezza.