Panorama Assicurativo Ania

🇪🇺 Solvency II

UN MODELLO DI REINTERPRETAZIONE DEL SOLVENCY CAPITAL REQUIREMENT TRAMITE L’UTILIZZO DI FORMULE ANALITICHE

“Reinterpretation of Solvency Capital Requirements through an analytical formula”

Ludovic Dubrana


SSRN – Social Science Research Network
www.ssrn.com


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Nel contesto di Solvency II, le imprese di assicurazione possono utilizzare varie tecniche per determinare e gestire il fabbisogno di capitale, tecniche che richiedono – in genere – complesse simulazioni teoriche al fine di ottenere distribuzioni di probabilità appropriate.

Scarsa attenzione, finora, è stata prestata alla possibilità di adottare modelli di calcolo del Solvency Capital Requirement (SCR) basati sulla derivazione di una formula chiusa (“closed form formula”). Mentre l’attuale standard seguito dall’industria prevede l’utilizzo di sofisticati algoritmi che richiedono un consistente tempo di elaborazione (dato l’attuale stato della tecnologia informatica e l’elevato volume di risorse di calcolo) e che rendono alcune tecniche particolarmente difficili da applicare per grandi portafogli di prodotti vita con partecipazione agli utili, l’autore propone un modello flessibile e realistico.

La formula analitica proposta presenta il vantaggio di evitare l’uso di approcci semplificati (come quello dei portafogli replicanti, largamente criticati per la loro scarsa capacità di replicare in modo appropriato le passività senza introdurre errori significativi nella “loss distribution” relativa ai rischi di mercato).
L’autore propugna l’adozione di un modello interno parziale, che consente all’impresa di assicurazione di cogliere meglio i rischi a cui si trova esposta, mantenendo nel contempo i benefici di una formula in forma chiusa.

L’approccio proposto mostra che il SCR può essere ottenuto in base alla conoscenza dei rischi sistematici e dei momenti condizionali di 1° e 2° ordine della distribuzione dei cash-flows netti. E’ fornita una soluzione esplicita per il SCR sulla base della derivazione di un modello interno parziale che è sufficientemente generale e flessibile da consentire l’inclusione di numerose ipotesi illustrate nel paper.
Gli elementi di interesse dell’approccio proposto sono da individuare nella sua formulazione analitica, nella sua accuratezza e nella capacità di considerare le interazioni fra attività e passività.