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CONTRASSEGNO ASSICURATIVO: IL FALSO DOCUMENTALE PIU’ DIFFUSO NELL’AMBITO DELLA CIRCOLAZIONE STRADALE?

Il falso documentale negli illeciti stradali - Il ruolo della Polizia Locale

ACI - Fondazione Filippo Caracciolo


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Nell’ambito del 4° Forum Internazionale delle Polizie Locali – svoltosi a Riva del Garda dal 24 al 26 ottobre 2011 (organizzato dall’ACI in collaborazione con la Provincia Autonoma di Trento, l’Automobile Club di Trento e la Fondazione Filippo Caracciolo) - è stato presentato uno studio di carattere statistico relativo all’incidenza dei falsi documentali negli illeciti stradali.

E’ stata sottoposta a rilevazione statistica la frequenza con cui – in fase di controlli di “routine” effettuati dalla polizia stradale nei centri abitati – si riscontra, da parte degli automobilisti, l’utilizzo di documenti “non in regola” (i dati si riferiscono al 2010). Si è scelto di limitare l'indagine alle seguenti fattispecie: patenti di guida, carte di circolazione, documenti assicurativi dei veicoli, targa, permessi di transito nelle aree a circolazione limitata (ZTL - APU) e permessi speciali per portatori di handicap.

Il reato più frequente risulta essere la falsificazione della patente (48% dei casi), seguito dai falsi permessi per invalidi (22%). La contraffazione dei documenti assicurativi, e in particolare del contrassegno, costituisce il 21% del totale.

Tuttavia, gli autori dello studio tengono a precisare che il peso di ciascuna tipologia è fortemente condizionato dalla capacità delle Autorità di smascherare i casi fraudolenti. La maggiore incidenza delle patenti false è espressione della maggiore attenzione degli operatori di Polizia Locale verso tale tipo di falso rispetto ad altre tipologie.

A ulteriore testimonianza di questa situazione, gli autori specificano che il reato effettivamente più praticato è la falsificazione del contrassegno assicurativo.
Questo fenomeno si spiegherebbe con il concorso di vari fattori quali:

- facilità di falsificazione: basta una fotocopia a colori;
- difficoltà di accertamento: il contrassegno è posto nei veicoli in sosta in una posizione protetta rispetto all'accertatore e non sempre viene richiesta l’ esibizione del contratto di assicurazione;
- utilità marginale della falsificazione, specie in un momento di crisi economica;
- minore incidenza della sanzione penale: si falsifica una scrittura privata e non un documento pubblico.

Il picco di casi di falso accertato riscontrabile a Milano - rispetto a tutte le altre città prese in esame – è espressione della capacità di individuazione dei casi fraudolenti, più che di una maggiore concentrazione del fenomeno.