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🇺🇸 Risparmio previdenziale

IL MODELLO DI RISPARMIO DEL CICLO DI VITA ADATTATO ALLE SCELTE PREVIDENZIALI DOPO LA CRISI

Lifecycle Impacts of the Financial and Economic Crisis on Household Optimal Consumption, Portfolio Choice, and Labor Supply NETSPAR Discussion Papers, 06/2011-051

Jingjing Chai, Raimond Maurer, Olivia S. Mitchell, Ralph Rogalla


SSRN – Social Science Research Network
http://ssrn.com


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La crisi finanziaria del 2008-2009, con le forti turbolenze sui mercati mobiliari, ha avuto un impatto significativo sui risparmi dei lavoratori che hanno aderito a forme di previdenza complementare. La crisi innescata dall’esplosione della bolla dei mutui subprime si è riflessa anche sull’economia reale, originando maggiore disoccupazione, minori redditi da lavoro e riduzione dei contributi alla previdenza obbligatoria e complementare.

Il paper in esame, che prende a riferimento la realtà degli Stati Uniti, cerca di individuare quali categorie di lavoratori siano state maggiormente colpite dagli effetti della crisi, tratteggiando al tempo stesso le strategie ottimali a disposizione delle famiglie nelle diverse fasi del loro ciclo di vita - in termini di consumi, risparmio e decisioni di carattere previdenziale - per rispondere alla nuova situazione.

Lo studio elabora un modello di risparmio previdenziale basato sulla teoria del ciclo di vita, corretto per tener conto della variabilità temporale delle opportunità di investimento e delle strategie per gestire il rischio relativo al ciclo economico (ad esempio, il rischio di perdita di lavoro).

In base al modello, i lavoratori vicini all’età della pensione dovrebbero ridurre i consumi sia nel breve sia nel lungo termine; dovrebbero, inoltre, prolungare la vita lavorativa, rimandando il pensionamento.

Per quanto riguarda le generazioni più giovani, esse dovrebbero inizialmente ridurre sia il periodo di lavoro (per accrescere quanto più possibile la specializzazione pre-lavorativa) sia, nell’immediato, consumo, risparmio ed esposizione a investimenti azionari; nella maturità, dovrebbero invece lavorare di più, andare in pensione più tardi, consumare meno e investire una quota maggiore di risparmio in azioni.