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🇺🇸 Previdenza complementare

STATI UNITI: QUANTO OCCORRE RISPARMIARE PER UNA PENSIONE SICURA?

How Much to Save for a Secure Retirement - November 2011

Alicia H. Munnell, Francesca Golub-Sass, Anthony Webb


Center for Retirement Research – Boston College
http://crr.bc.edu


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Nel documento allegato - pubblicato lo scorso mese di novembre dal “Center for Retirement Research” del Boston College – viene esaminato, con riguardo al contesto statunitense, il tema del risparmio previdenziale necessario ai fini di una pensione “sicura”.

Gli autori utilizzano un modello per stimare quale percentuale di reddito sia necessario accantonare affinchè un individuo possa godere di un trattamento pensionistico adeguato, tenuto conto del momento in cui ha inizio l’accantonamento, della data di entrata in quiescenza e delle modalità di investimento del risparmio. In appendice sono presenti le tavole dettagliate dei tassi di risparmio richiesti per i vari livelli di reddito.

Nella prima sezione dello studio viene analizzato il tasso di sostituzione obiettivo – dato dal rapporto tra il reddito pensionistico rispetto al reddito precedente al pensionamento – necessario per mantenere lo stesso tenore di vita acquisito in età lavorativa.

Gli autori cercano di definire quante risorse gli individui dovrebbero accantonare per arrivare a un tasso di sostituzione obiettivo dell’80%. La risposta dipende da una serie di fattori:

• livello del reddito: meno elevato è il reddito, più bassa sarà la percentuale di risparmio richiesto;
• tasso di rendimento: più alto è il tasso di rendimento del risparmio previdenziale investito, minore sarà la percentuale di risparmio richiesta;
• età in cui ha inizio il risparmio a fini pensionistici: prima si inizierà a risparmiare, più bassa sarà la percentuale di risparmio richiesta per qualsiasi età di pensionamento;
• età di pensionamento: più tardi l'individuo andrà in pensione, minore sarà la percentuale di risparmio richiesta.

Il passo seguente consiste nel sottrarre, dal tasso di sostituzione obiettivo (80%), il tasso di sostituzione garantito dalla Social Security, per determinare le percentuali di reddito che dovranno essere ottenute attraverso il risparmio previdenziale.

Infine, si determina il volume di risparmio previdenziale necessario per far fronte alle esigenze del pensionamento.
I calcoli presentati nel paper presuppongono “la regola del 4%”, in base alla quale un individuo che entra in quiescenza all'età di 65 anni ritira annualmente il 4% del risparmio raggiunto durante quell'anno. Coloro che lasciano prima la vita attiva, invece, tendono a ritirare di meno, mentre chi entra tardivamente in quiescenza attinge di più.

La terza sezione dello studio riassume i risultati ottenuti per gli individui con redditi medi. I dati evidenziano che iniziare a risparmiare all'età di 25 anni (piuttosto che a 45) “taglia” il tasso di risparmio richiesto di circa due terzi, mentre posticipare l’età di pensionamento da 62 a 70 anni riduce il tasso di risparmio richiesto di circa due terzi. Di conseguenza, l'individuo che comincia a lavorare a 25 anni e si ritira a 70 ha la necessità di risparmiare soltanto il 7% dei suoi redditi per raggiungere un tasso di sostituzione dell’80%. Tale percentuale è di poco superiore a un decimo del tasso – 65% circa – necessario per un individuo che inizia a lavorare a 45 anni e si ritira a 62.