Panorama Assicurativo Ania

🇳🇱 Fondi pensione, Crisi finanziaria

L’IMPATTO DELLA CRISI FINANZIARIA SULLE PROSPETTIVE DI RIFORMA DEI FONDI PENSIONE OCCUPAZIONALI IN OLANDA

Collective pensions and the global financial crisis. The case of the Netherlands

Lans Bovenberg, Theo Nijman


PRC – Pensions Research Council, Wharton School - University of Pennsylvania
http://www.pensionresearchcouncil.org/


La recente crisi finanziaria ha dato l’avvio a una generalizzata riflessione sull’attuale sistema dei piani pensionistici collettivi in Olanda.
In conseguenza della crisi, la patrimonializzazione dei fondi ha subito una cospicua flessione, facendo emergere i punti di debolezza del sistema e fornendo l’occasione per avanzare proposte di riforma.

Il secondo pilastro dell’attuale assetto pensionistico olandese può essere considerato come un “defined benefit system”, con garanzie nominali indicizzate all’inflazione.
La crisi finanziaria ha mostrato che non possono essere escluse eventuali riduzioni del valore nominale delle prestazioni, visto che i risultati degli investimenti non sono stati tali da proteggere le garanzie.
Una possibile ridefinizione dei fondi pensione consiste nel far sì che la prestazione sia collegata in misura più trasparente alla redditività degli investimenti, con livelli di garanzia inferiori ma “protetti” in caso di negativi rendimenti dei mercati finanziari.

Nuovi fondi – creati sulla base di un modello “ibrido” tra approcci “DB-defined benefit” e “DC-defined contribution” – dovrebbero contribuire a stabilizzare le quote contributive, attraverso meccanismi tali da permettere l’esplicita allocazione del rischio di investimento presso determinati gruppi di partecipanti. Limiti posti alle fluttuazioni del buffer incrementerebbero la trasparenza e sarebbero in grado di evitare il trasferimento di “funding deficits” alle future generazioni.
La stabilizzazione del reddito pensionistico, in prossimità dell’abbandono del lavoro, non si ottiene soltanto attraverso la riduzione dell’esposizione al rischio azionario, ma anche con la corretta gestione del rischio di inflazione e del rischio di tasso di interesse (acquisto di rendite differite variabili e indicizzate).

Il working paper oggetto di questo approfondimento è stato pubblicato sulla pagina web del “Pensions Research Council”. Per l’accesso al documento viene richiesta una registrazione.