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🇮🇹 Sicurezza

PRIMA INDAGINE IVRI-ISPO SU PERCEZIONE DEL RISCHIO E DELLA SICUREZZA IN ITALIA

Gli italiani tra senso di sicurezza e percezione del rischio - 28 settembre 2011

"Osservatorio Sicurezza" IVRI-ISPO


Visualizza l'indagine


Qualche settimana fa è stata presentata la prima indagine sulla percezione del rischio e della sicurezza fra gli italiani, promossa dal Gruppo IVRI – primario operatore nazionale nel campo della sicurezza privata - e realizzata dall’istituto demoscopico ISPO.
Si tratta del primo “prodotto” del neo-costituito Osservatorio Sicurezza IVRI-ISPO, nato con lo scopo di monitorare in modo oggettivo il livello di percezione della sicurezza in Italia.

L’indagine è stata orientata su tre “cluster” di utenti: i commercianti, le famiglie e gli Enti locali (Comuni).

Fra le evidenze più rilevanti:

- con riguardo alla categoria dei commercianti, il 35% degli intervistati afferma di aver subito una rapina, un furto o un evento similare nello svolgimento della propria attività. Le percentuali tendono però ad aumentare se si prendono in considerazione le risposte fornite dai farmacisti (51%), dai gioiellieri (40%) e dai tabaccai (38%). Il 33% degli intervistati attribuisce voti bassi o bassissimi al livello di sicurezza percepito nel proprio negozio;

- oltre la metà delle famiglie (55%) dichiara di non sentirsi completamente tranquilla e al sicuro nella propria abitazione e la percentuale sale al 76% quando il campione viene interrogato sul livello di sicurezza percepito nella propria città. A soffrire di maggiore insicurezza (13%), fuori e dentro casa, sono soprattutto gli “over-65” (20,5%), i pensionati (18,5%), gli individui con un modesto grado di scolarizzazione (23,6%) e coloro che risultano residenti nei comuni con oltre 100mila abitanti. L’11% e il 27% degli intervistati considera basso/bassissimo il livello di sicurezza percepito, rispettivamente, nella propria casa e nella propria città;
- il 79% degli amministratori locali non ritiene il proprio territorio perfettamente sicuro, anche se solo per il 4% l’allarme per la sicurezza è elevato. Secondo molti Comuni che si sentono “soli” nell’affrontare la gestione delle problematiche legate alla sicurezza sul territorio, il contributo delle Amministrazioni regionali o centrali è molto carente (42%) o abbastanza carente (34%). Presso i Comuni si ha, inoltre, la percezione che le forze dell’ordine presenti sul territorio dispongano di personale insufficiente per garantire adeguata sicurezza ai cittadini.

L’indagine è stata realizzata intervistando un campione di:

- 801 commercianti (tra le categorie: moda, gioielleria, hi tech, ristorazione, commercio alimentare al dettaglio, benzinai, farmacisti, tabaccai);
- 810 capifamiglia (si tratta di un campione casuale, statisticamente rappresentativo delle famiglie italiane, per genere ed età del capofamiglia, area geografica e ampiezza demografica del comune di residenza);
- 118 comuni metropolitani (Comuni - non capoluogo - appartenenti alle province di Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino e Venezia).