L’ALLUVIONE DI AUTUNNO IN TAILANDIA: PRIME VALUTAZIONI DEI DANNI
Floods in Thailand - 25 ottobre 2011
Guy Carpenter
Nel corso dell'autunno, la Tailandia ha subito la più grave alluvione degli ultimi 50 anni. Le piogge eccezionali cadute negli ultimi mesi hanno gravemente colpito 61 delle 77 province del Paese e – stando ai dati più recenti delle Autorità –un terzo del territorio nazionale risulta ancora oggi sommerso.
Il territorio colpito ha una popolazione di circa otto milioni di persone. Le piogge hanno provocato oltre 360 vittime, danneggiato più di 800.000 abitazioni private e imposto l’evacuazione di oltre 113.000 individui. Gravi ripercussioni economiche sono state stimate dalle Autorità: molti impianti industriali sono chiusi, ampi tratti della rete stradale e ferroviaria sono inservibili, mentre più del 12% del raccolto di riso dell’anno è considerato perduto. A livello globale, si teme un taglio della crescita economica annua fra l’1 e il 2%.
Per fare fronte all’emergenza, il Governo ha stanziato fondi per oltre 10 miliardi di dollari da destinare alle prime opere di ripristino.
Dal punto di vista assicurativo è ancora difficile ottenere valutazioni affidabili dei danni. Tuttavia, l’Autorità di vigilanza sul settore assicurativo tailandese (OIC) ha stimato richieste di indennizzo nell’ordine di 14,5 miliardi di dollari (10,3 miliardi di euro), con una prevalenza di casi riguardanti danni a impianti industriali. Gli impatti riassicurativi attesi sono nell’ordine di 3,3 miliardi di dollari (2,3 miliardi di euro).
L’Associazione nazionale delle compagnie assicuratrici (GIA) ha precisato che l’onere previsto riguarderà soprattutto i danni agli impianti produttivi e le interruzioni di produzione, in quanto la diffusione di coperture assicurative per le abitazioni è estremamente bassa in Tailandia (meno dell’1% della popolazione).