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IL DEBITO PENSIONISTICO IMPLICITO E' IN ITALIA AL 242% DEL PIL. UN CONFRONTO INTERNAZIONALE IN UNO STUDIO CERP

Does the implicit pension debt mean anything after all?

Luca Beltrametti, Matteo Della Valle


CERP - Center for Research on Pensions and Welfare Policies
http://cerp.unito.it


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Lo studio del CERP, Centro studi sulle pensioni e le politiche del welfare dell’Università di Torino, analizza la nozione di debito pensionistico implicito in una prospettiva di finanza pubblica, cercando di quantificarne l’entità per l’Italia rispetto ai principali paesi europei.

La definizione di debito pensionistico implicito è quella di “valore attuale delle promesse pensionistiche future, al netto dei contributi pensionistici futuri, implicito nella legislazione corrente.”

Sono evidenti le analogie tra il il concetto di debito pensionistico e quello di debito pubblico. In entrambi i casi , infatti, si tratta di una promessa di pagare, in futuro, una somma garantita dallo Stato. Il concetto di debito pensionistico rientra, quindi, a pieno titolo nelle discussioni relative alla politica economica e alla sostenibilità del debito statale. La rilevanza è sostenuta anche dalle Autorità europee, che hanno deciso di considerare questa variabile all’interno di una più generale valutazione sulla sostenibilità dei bilanci pubblici nazionali.

L’analisi del CERP si limita, per ragioni sia metodologiche sia concettuali, a valutare l’insieme delle promesse pensionistiche relative alla popolazione già pensionata, non considerando quindi i lavoratori attualmente attivi.

Il lavoro (che considera Italia, USA, Regno Unito, Germania, Finlandia, Svezia, Svizzera, Danimarca e Nuova Zelanda) evidenzia che, con un rapporto tra debito pensionistico e PIL pari al 242%, l’Italia è il Paese con il valore più elevato, mentre la Germania ha un rapporto del 118%, la Gran Bretagna del 142%, gli Usa del 67%.
I trend di questo indicatore sono differenziati. In Italia, negli ultimi otto anni, si è avuto un leggero miglioramento, mentre negli USA, ad esempio, vi è stato un forte peggioramento (il rapporto nel 1990 era del 41%).

In generale, le forti differenze nella dimensione del debito pensionistico implicito suggeriscono che il cuneo fiscale necessario per il finanziamento dei sistemi a ripartizione sia sostanzialmente differente nei Paesi considerati, con importanti conseguenze a livello di efficienza del sistema economico e di distribuzione del reddito.