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STATI UNITI: QUALI LE IMPLICAZIONI DELL’INVESTIMENTO DEI FONDI PENSIONE IN “ALTERNATIVE ASSETS”?

Corporate Pension Plan Investments in Alternative Assets: Determinants and Consequences - September 2011

Divya Anantharaman


Center for Retirement Research – Boston College
http://crr.bc.edu


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Nel paper in esame, pubblicato dal Center for Retirement Research del Boston College, vengono esaminate le determinanti e gli effetti degli investimenti in “alternative assets” da parte dei fondi pensione a prestazioni definite negli Stati Uniti.

Pur non esistendo una definizione universalmente condivisa del termine “alternative assets”, essa viene comunemente associata a hedge funds, private equity, titoli garantiti da mutui ipotecari, beni reali (quali, ad esempio, merci, petrolio e altre risorse energetiche). Si tratta, comunque, di investimenti fondamentalmente illiquidi e diversi dai tradizionali investimenti in azioni, titoli a reddito fisso, beni immobili, liquidità.

Da parte dei fondi pensione statunitensi si è registrato, negli ultimi anni, un crescente interesse nei confronti di questo tipo di investimento. Tale evoluzione ha costituito oggetto di particolare attenzione da parte della vigilanza.

Lo studio del Boston College esamina le motivazioni che spingono i fondi pensione ad allocare il risparmio degli aderenti in investimenti “alternativi”.

L’evidenza dimostra come i fondi pensione che investono in “asset alternativi” siano caratterizzati da elevato “leverage”, forte volatilità delle performance e scarse prospettive di crescita.

Ciò segnala che l’investimento “alternativo” può rispondere all’esigenza dei fondi di migliorare i rendimenti e, per tale via, minimizzare i contributi degli aderenti.

Viene riscontrata anche una relazione non lineare tra funding e investimenti alternativi: i piani moderatamente “underfunded” sono più propensi a investire in “alternative assets” sia rispetto a quelli seriamente “underfunded” sia, al contrario, rispetto ai piani in equilibrio finanziario.

I risultati dello studio, inoltre, evidenziano come non sussista alcuna relazione tra la detenzione di “asset alternativi” e l’orizzonte di investimento del fondo pensione.

In riferimento agli effetti della recente crisi finanziaria globale, infine, lo studio sottolinea come i fondi pensione che hanno investito in asset alternativi siano stati caratterizzati da elevata redditività solo nel periodo pre-crisi: successivamente, invece, la loro performance non è stata migliore rispetto a quella di altri fondi. Ciò suggerisce, in linea di massima, che se l’uso degli “alternative assets” poteva trovare giustificazione nei vantaggi derivanti dalla diversificazione di portafoglio, tali vantaggi non si sono poi concretamente realizzati.