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🇮🇹 Risparmio, Prestiti vitalizi ipotecari, abitazione

GLI ITALIANI E I PRESTITI VITALIZI IPOTECARI. I RISULTATI DI UN’ANALISI EMPIRICA SUL MERCATO DELLE "REVERSE MORTGAGES"

Explaining why, right or wrong, (Italian) households do not like reverse mortgage

Elsa Fornero, Maria Cristina Rossi, Maria Cesira Urzi Brancati


CERP - Center for Research on Pensions and Welfare Policies
http://cerp.unito.it


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Negli ultimi due decenni hanno trovato crescente diffusione, soprattutto nei paesi anglosassoni, strumenti di debito innovativo che consentono agli anziani, proprietari dell’abitazione in cui vivono, di “smobilizzare” il proprio immobile mantenendone comunque l’uso. I ”reverse mortgages” sono, in pratica, mutui ipotecari che generano un reddito per l’intera durata della vita dell’intestatario o finché questi non vende l’abitazione. Capire quale può essere la prospettiva di sviluppo di questi strumenti è importante per ragioni sia micro sia macroeconomiche: essi, infatti, possono accrescere la sicurezza economica in età anziana, consentendo un migliore livellamento dei consumi, così come possono alleggerire le pressioni finanziarie esercitate sulle finanze pubbliche da una popolazione che invecchia. Un paper del CERP indaga sui fattori che sono alla base di un ancor limitato interesse degli italiani verso questo tipo di strumento.

In base alla teoria economica, gli anziani che vivono in una casa di proprietà dovrebbero mostrare una propensione maggiore di quella che si riscontra in realtà a utilizzare strumenti finanziari che consentano di “smobilizzare” l’investimento immobiliare.

Il paper pubblicato dal CERP intende indagare le determinanti dello (scarso) interesse degli anziani italiani nei confronti di uno di tali strumenti, il prestito vitalizio ipotecario (noto come “reverse mortgage”).

Gli autori utilizzano, nel proprio lavoro, i dati raccolti nell’ambito dell’indagine sui risparmi delle famiglie svolta da Unicredit nel 2007 e svolgono un’analisi empirica impiegando un modello di scelta “discreto”.

Su 1200 rispondenti, circa il 60% ha dichiarato di non avere interesse verso questo tipo di strumento, mentre il rimanente 40% ha manifestato un grado di interesse variabile (da molto basso a molto alto).
Dall’analisi emergono tre principali risultati:
- primo, i proprietari che sono disponibili a vendere la propria abitazione sono quelli che risultano più attirati dalla “reverse mortgage”;
- secondo, gli intervistati percepiscono i prestiti vitalizi ipotecari come una forma di indebitamento personale, anche nei casi in cui l’onere di rimborsare il prestito è posto in carico agli eredi. L’avversione all’indebitamento è segnale di scarso interesse nei confronti di questi prodotti;
- terzo, i proprietari che più sono preoccupati dal loro standard di vita da pensionati risultano essere quelli più interessati ai prestiti vitalizi ipotecari.
Infine, gli autori non trovano evidenze decisive a sostegno della tesi che una maggiore cultura finanziaria sia correlata a un più alto interesse nei confronti della “reverse mortgages”.