Panorama Assicurativo Ania

🇵🇹 Analisi dei mercati

“RELATORIO DE MERCADO” 2010 (APS): I DATI FONDAMENTALI DELL’ASSICURAZIONE PORTOGHESE

Relatório de Mercado 2010

APS – Associaçao Portuguesa de Seguradores


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APS (Associaçao Portuguesa de Seguradores) ha pubblicato una nuova edizione del “Relatório de Mercado”, contenente i dati fondamentali dell’industria assicurativa nazionale nel 2010.

Le 84 imprese operanti (87 nel 2009) hanno raccolto, lo scorso anno, premi per 16,3 miliardi di euro (14,5 miliardi nel 2009), di cui 12,2 miliardi attribuibili ai rami vita e 4,1 miliardi al comparto danni.

Il volume premi totale è cresciuto del 12,6% rispetto all’anno precedente, frutto di un incremento molto differente nei due principali comparti: a uno sviluppo della raccolta vita del 17,2% (a fronte di un calo del 5,6% nel 2009), infatti, corrisponde una stagnazione del comparto danni (0,9%, anche se in recupero rispetto al -4,4% del 2009). Lo sviluppo del vita – in un quadro di generalizzata instabilità dei mercati finanziari – è stato favorito dall’attrattiva esercitata dai prodotti a basso rischio di investimento e a rendimento garantito.
Allo sviluppo – sia pur moderato - del comparto danni hanno invece contribuito i rami malattia (+6,5%), multirischio (+3,6%) e RC generale (+4,2%), mentre un apporto del tutto marginale è risultato quello del ramo auto (+0,4%). In flessione, invece, per il quarto anno consecutivo, l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (-4,1%) che – come noto – in Portogallo è oggetto di gestione da parte delle imprese assicuratrici private.

Con un utile pari a 397 milioni di euro, i rami vita hanno beneficiato di una gestione prudente ed efficiente degli investimenti.
Il comparto danni - mantenuto “sotto pressione” da elevati tassi di sinistralità - è caratterizzato da un livello di redditività modesto, globalmente prossimo ai 60 milioni di euro (+1,9% rispetto al 2009).
Nonostante l’evoluzione sfavorevole dei mercati finanziari e la crisi del debito sovrano in Europa (che non ha risparmiato il Portogallo), il portafoglio investimenti delle imprese (vita e danni) – di poco superiore ai 58 miliardi di euro – è aumentato, nell’anno considerato, dell’1,8%. Nel ramo vita è concentrato circa l’80% degli investimenti totali delle compagnie.

Lo scenario distributivo non ha subito sostanziali variazioni rispetto al 2009. La posizione predominante resta quella delle banche, con una quota che sfiora il 70% (nel vita è oltre l’80°%). Più contenuta – e in diminuzione - la quota attribuibile agli agenti (19,0%, contro il 20,8% del 2009), come pure quella dei broker (4,5%, contro il 5,1% del 2009, con punte però di oltre il 50% nei rami danni). La vendita diretta detiene invece il 5,3% (ma è superiore al 12% nei danni), dato invariato rispetto all’anno precedente.

Con riguardo al 2011, gli indicatori fondamentali confermano un orientamento positivo. La raccolta complessiva si è attestata a 170 milioni di euro, +12% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Nel comparto danni si è riscontrato un miglioramento della redditività tecnica grazie a una riduzione della frequenza dei sinistri (-2%) e del combined ratio (-1,8%).

Nei rami vita, la gestione tecnica ha sofferto dell’aumento delle prestazioni erogate (a causa della concentrazione delle scadenze e dei riscatti, relativi ai prodotti ad alto contenuto finanziario). Tuttavia, tali difficoltà sono state compensate dalla gestione finanziaria e dal ricorso alle riserve matematiche, per cui il risultato complessivo del comparto si è posto sostanzialmente in linea con quello del primo semestre 2010.

Si registra una riduzione (-2,5 miliardi) del valore del portafoglio investimenti, dovuta in parte a una flessione della produzione nei rami vita e in parte a trasferimenti tra operatori del settore assicurativo.
Il valore dei mezzi propri del settore non è rimasto esente dalla congiuntura negativa e ha registrato una contrazione di circa 270 milioni di euro, soprattutto a causa dell’accumulo di riserve di rivalutazione negative sulle attività finanziarie in portafoglio.

Il grado di copertura delle riserve tecniche è al 104,1%; il margine di solvibilità del settore è stato adeguato alle nuove disposizioni (Norma Regulamentar 4/2011-R) relative alla gestione degli attivi e, a fine semestre, il “Solvency ratio” risulta attestato al 174%.