Panorama Assicurativo Ania

🌎 Grandi rischi

IL RUOLO DELLO STATO NEI MERCATI ASSICURATIVI: DALLA REGOLAMENTAZIONE ALLA GESTIONE DEI GRANDI RISCHI

State Involvement in Insurance markets

Rudolf Enz


Swiss Re, Sigma, n.3 – 2011
http://www.swissre.com


Visualizza la press release:

Visualizza la pubblicazione:


“Sigma” n. 3-2011 di Swiss Re analizza il ruolo dello Stato nel funzionamento dei mercati assicurativi, approfondendo in particolare i vantaggi della partnership pubblico-privato nella realizzazione di schemi assicurativi per grandi rischi come calamità naturali o terrorismo.

L’ultimo numero della rivista Sigma (3/2011), pubblicata da Swiss Re, analizza il ruolo dello Stato nei mercati assicurativi. Si tratta di un ruolo che assume molteplici forme e varia grandemente fra i diversi paesi e per i diversi rischi.

Una prima modalità in cui si sostanzia l’intervento pubblico è la definizione del contesto legislativo e regolamentare per l’attività assicurativa.
Una seconda è l’offerta di coperture assicurative di carattere previdenziale e sociale, spesso a carattere obbligatorio, che definiscono il moderno Welfare State.
Una terza è rappresentata dalla definizione di aree di assicurazione obbligatoria, ad esempio le assicurazioni rc auto o di responsabilità civile ambientale. Le assicurazioni obbligatorie hanno lo scopo di garantire che vi sia risarcimento dei danni provocati; il costo di tali assicurazioni costituisce, per gli operatori economici, un incentivo per la riduzione del rischio.

Un’attenzione specifica è prestata, nel report, al ruolo dello Stato come assicuratore, in partnership con il settore privato.
E’ un ruolo che viene esercitato in relazione a rischi che sono, di norma, troppo difficili da prevedere o troppo onerosi per il solo settore assicurativo privato.
Questa collaborazione può comportare numerosi benefici per la collettività.
L’istituzione pubblica può avvantaggiarsi delle competenze e della capacità di valutazione del settore assicurativo, al quale quindi viene affidata la quantificazione e la gestione dei cosiddetti rischi assicurabili, mentre lo Stato si riserva la gestione dei rischi non assicurabili. E’ il modello di alcuni schemi di assicurazione delle calamità naturali analizzati nello studio, come quelli operanti negli Stati Uniti, in Messico, nei Caraibi e in Gran Bretagna, o di assicurazione dei terremoti (Giappone, Turchia e Taiwan), o, ancora, di alcuni schemi per l’assicurazione del rischio terrorismo (TRIA negli Stati Uniti, GAREAT in Francia, NHT in Olanda) che rendono possibile disporre di una capacità assicurativa complessiva che non sarebbe altrimenti ottenibile.
Si rileva che, a volte, l’intervento dello Stato si concretizza nell’offerta di coperture assicurative contro il rischio di calamità naturali a tariffe “sovvenzionate”. Questo accade in genere con riguardo ad aree in cui l’acquisto di coperture nel mercato privato sarebbe troppo oneroso. Gli autori segnalano i numerosi problemi connessi all’offerta di assicurazione a tariffe non coerenti con il rischio sottostante.

Per chiudere la rassegna degli interventi assicurativi dello Stato, gli autori si soffermano sul settore pubblico, come acquirente di assicurazione.
Solitamente, lo Stato autoassicura i beni di proprietà, mentre si rivolge di frequente al mercato privato per ottenere specifiche garanzie per certe attività. E’ il caso delle assicurazioni cauzioni, cui il settore pubblico ricorre per avere garanzie circa l’esecuzione di lavori pubblici o la fornitura di beni.