Panorama Assicurativo Ania

🌎 Assicurazione danni, Riserve tecniche

DISCREZIONALITA’ NELLA VALUTAZIONE DELLE RISERVE TECNICHE: RAGIONI, INCENTIVI E RUOLO DELLA GOVERNANCE

Loss Reserve Manipulation: Incentives and the Impact of Governance Structure - July 2011

S. Monferrà, M. G. Starita, A. Meles, I. Malafronte


SSRN – Social Science Research Network
http://ssrn.com


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La letteratura ha avuto modo di occuparsi piuttosto ampiamente delle cosiddette pratiche di “earnings management”, ossia la gestione dei risultati di esercizio da parte dei managers, concludendo che questi ricorrono a tali pratiche in risposta a precise ragioni o in funzione di risultati specifici per l’azienda (o personali).

Questo fenomeno è rilevante e diffuso in molti paesi e riguarda diversi settori economici.

Con riferimento alle assicurazioni, la letteratura ha rilevato che esistono modi e metodi concreti attraverso i quali è possibile intervenire sul valore delle riserve tecniche(1), sovra o sottostimandole.

Il paper in oggetto esamina i fattori che hanno portato a valutazioni non corrette delle riserve tecniche di 54 imprese danni (Property & Casualty) statunitensi, analizzando i dati relativi al periodo 1995-2005.

Gli autori pongono particolare attenzione su due aspetti: se una situazione finanziaria critica possa influenzare la valutazione delle riserve e quale sia il rapporto tra pratiche di valutazione delle riserve e struttura della governance delle imprese.

Il documento considera, sulla base delle ricerche precedenti, quattro ragioni che possono portare gli assicuratori a sovra o sottostimare le riserve, ossia:
- incentivi volti al livellamento dei risultati (“smoothing”): per ottenere determinati obiettivi di redditività sul lungo periodo e contenere la ciclicità degli utili, si potrebbero sovra o sottostimare le riserve quando i profitti sono particolarmente alti o bassi;
- incentivi fiscali, dal momento che una sovrastima delle riserve potrebbe portare a vantaggi in termini di detrazioni o deduzioni;
- incentivi dettati dai requisiti di solvibilità: visti gli alti costi di non-compliance, gli assicuratori potrebbero essere incentivati a dimostrare una solida posizione finanziaria;
- incentivi legati ai compensi del management: i manager potrebbero valutare le riserve in funzione dell’ottenimento di vantaggi personali.
Gli autori giungono ai seguenti risultati:
- i più importanti fattori che inducono a variare il valore delle riserve tecniche, in accordo con le ricerche precedenti, sono gli incentivi di “smoothing” e quelli fiscali, mentre quelli legati all’ottenimento di vantaggi personali rivestono un ruolo marginale;
- in contrasto con gli studi precedenti, gli assicuratori con posizioni finanziarie a rischio di solvibilità non tendono a sovrastimare le riserve rispetto agli altri assicuratori. Piuttosto, adottano una prospettiva di lungo periodo, per cui incrementano le riserve per ridurre i flussi di cassa e migliorare la propria posizione finanziaria negli anni a seguire (“prudential hypothesis”);
- le imprese di assicurazione che hanno piccoli e attivi comitati di audit difficilmente sottostimano le riserve. Meccanismi di corporate governance adeguatamente funzionanti possono aiutare gli stakeholders a controllare la correttezza dell’ammontare delle riserve.


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(1) In Panorama Assicurativo si è già trattato l’argomento, si veda: “ALLE ORIGINI DELLE RISERVAZIONI INADEGUATE”, in Panorama Assicurativo, n. 42, marzo 2007.