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PUBBLICATO DA SWISS RE IL “WORLD INSURANCE 2010”: PREMI MONDIALI IN AUMENTO (+2,7%)

Sigma – N°2/2011 - WORLD INSURANCE IN 2010

Swiss Re


Visualizza la press release: New Swiss Re sigma study World insurance in 2010 reveals growth in global premium volume and capital

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Swiss Re ha pubblicato la nuova edizione dello studio che offre, con cadenza annuale, una dettagliata fotografia dell’industria assicurativa su scala mondiale.

Il rapporto fornisce dati sui mercati assicurativi di 78 paesi, che rappresentano il 98% della raccolta premi mondiale.

“World Insurance in 2010” pone in evidenza, anzitutto, come il settore assicurativo mondiale sia caratterizzato da un trend positivo (solo i rendimenti sugli investimenti hanno “sofferto” a causa dei tassi di interesse poco elevati). In particolare:

- il volume premi è cresciuto del 2,7% in termini reali, raggiungendo i 4.339 miliardi di dollari (pari a 3.020 miliardi di euro), un livello comunque ancora inferiore ai risultati pre-crisi;
- i mercati assicurativi dei paesi emergenti acquistano sempre maggiore rilevanza (la Cina risulta essere il 6° mercato al mondo e la quota di premi raccolti in questi paesi è ormai pari al 14% del totale mondiale).

Il volume dei premi risulta in crescita in tre quarti dei 78 paesi considerati dallo studio.

Ramo vita.
La crescita dei premi vita (+3,2%, a 2.520 miliardi) si è principalmente verificata nei mercati emergenti dell’Asia e in alcuni grandi mercati dell’Europa continentale. Negli Stati Uniti e nel Regno Unito, invece, la raccolta vita è ancora in declino, sebbene a un ritmo inferiore rispetto al 2009.
I tassi di interesse poco elevati hanno influito negativamente sulla redditività delle imprese vita, ma hanno consentito un rafforzamento della solvibilità grazie all’aumento del valore dei portafogli obbligazionari.

Nei paesi emergenti, i premi vita sono cresciuti del 13%. Il Sud-Est asiatico è la regione che ha registrato l’aumento maggiore (+18%); il trend è guidato dalla Cina, caratterizzata da una forte domanda di prodotti tradizionali e di investimento. Consistente anche la crescita dei premi in America Latina e nei Caraibi (+12%), ove il ruolo trainante spetta al Brasile.

Rami danni.
Nel 2010, la raccolta danni globale è aumentata del 2,1%. Nei paesi emergenti e “di recente industrializzazione” del continente asiatico, lo sviluppo economico ha stimolato la domanda di prodotti assicurativi; il trend positivo che ha caratterizzato il volume premi, comunque, si è manifestato anche in Europa e negli Stati Uniti. La capitalizzazione dell’industria assicurativa danni ha proseguito nel suo sviluppo e ha raggiunto livelli record nel 2010.

Quanto ai risultati tecnici, i dati si sono deteriorati negli USA e hanno assunto segno negativo in alcuni paesi europei (ne è principale causa l’andamento del ramo auto); tra i primi otto “leading markets” del continente, il combined ratio medio è al 103% nel 2010 (contro il 101% dell’anno precedente).

Outlook 2011.
Nonostante il permanere dell’incertezza, secondo Swiss Re la ripresa economica dovrebbe sostenere, su scala globale, la crescita dei premi assicurativi vita e danni nel corso del 2011. La redditività si annuncia ancora debole per il prossimo futuro, anche se i tassi d’interesse dovrebbero lentamente aumentare.

Nei rami danni, le recenti catastrofi occorse in Giappone e in Nuova Zelanda dovrebbero contribuire a far aumentare il prezzo dei prodotti assicurativi in questi Paesi, contribuendo alla tendenza globale verso condizioni di “softening rates” meno marcate.

Quanto al comparto vita, l’invecchiamento della popolazione continuerà a creare importanti opportunità per gli operatori del settore, anche se le imprese potrebbero essere chiamate a misurarsi con diversi ostacoli:

a) il possibile aggravarsi della crisi del debito sovrano in Europa, oppure una crisi del settore petrolifero (a causa dei contrasti politici presenti in molti paesi produttori), potrebbero ostacolare la ripresa economica;
b) Solvency II potrebbe imporre vincoli regolamentari eccessivi, tali da diminuire la redditività e creare conseguenze negative sugli utenti finali del servizio assicurativo;
c) l’aggravarsi della crisi del debito pubblico in Europa potrebbe portare a un deprezzamento degli attivi degli assicuratori (nel cui portafoglio si trovano sia titoli del debito pubblico sia obbligazioni emesse da istituti di credito).

L’Italia, nel 2010, si è collocata al settimo posto della graduatoria mondiale per raccolta premi (era sesta nel 2009) e al quarto posto di quella europea; è invece al 20° posto del ranking mondiale per densità assicurativa (premi assicurativi procapite), una posizione invariata rispetto al 2009. Quanto alla percentuale dei premi sul PIL, il nostro Paese occupa il 17° posto nel mondo (in vantaggio di due posizioni rispetto al 2009).