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🇪🇺 Solvency II

IFRS E SOLVENCY II: IMPLICAZIONI PER LE STRATEGIE DI INVESTIMENTO DI ASSICURAZIONI E FONDI PENSIONE IN UN PAPER DELLA BIS

Fixed income strategies of insurance companies and pension funds - July 2011

Bank for International Settlements - Committee on the Global Financial System


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Compagnie di assicurazione vita e fondi pensione, con un patrimonio di circa 40 trilioni di dollari, svolgono un ruolo primario come investitori istituzionali nei mercati finanziari. Dopo aver superato la crisi finanziaria, si trovano ora ad affrontare importanti cambiamenti delle regole di vigilanza e di contabilità a livello internazionale. I modelli di business e i bilanci, inoltre, sono particolarmente esposti all’attuale contesto macroeconomico, caratterizzato da bassi tassi di interesse, a causa della lunga durata delle passività rispetto a quella degli attivi (“duration gap”).

Il “Committee on the Global Financial System” (CGFS) della Banca dei regolamenti internazionali ha pubblicato un rapporto dal titolo “Fixed income strategies of insurance companies and pension funds”.
Il report è stato preparato da un gruppo di lavoro presieduto da Peter Praet, membro del Comitato esecutivo della Banca centrale europea.

Il documento prende in esame i potenziali effetti dei recenti sviluppi sul fronte dei principi contabili internazionali e in materia regolamentare sulle strategie di “asset allocation” delle compagnie di assicurazione vita e dei fondi pensione.

Il report, inoltre, propone alcune valutazioni preliminari sulle possibili implicazioni per i mercati finanziari, per i modelli di finanziamento dei diversi settori finanziari e per la ciclicità del sistema finanziario. Le valutazioni – si sottolinea - sono necessariamente provvisorie, in quanto la transizione – con riferimento sia ai principi contabili sia alle regole di vigilanza – è ancora in atto.

Il rapporto, nelle sue diverse sezioni, è organizzato come segue:
- fornisce una rassegna delle peculiarità di compagnie di assicurazione e fondi pensione, esamina il contesto in cui operano ed evidenzia il ruolo che svolgono nel sistema finanziario;
- spiega e analizza i cambiamenti in atto sul fronte dei principi contabili internazionali (modifiche a IAS19, IFRS 4 Phase 2) e della normativa prudenziale (Solvency II);
- esamina le possibili conseguenze per le strategie di investimento e di allocazione del portafoglio di compagnie di assicurazione e fondi pensione, dedicando particolare attenzione all’utilizzo di strumenti derivati;
- evidenzia le caratteristiche dell’attuale contesto macroeconomico post-crisi e presenta una valutazione preliminare delle implicazioni per i mercati finanziari.

Con riferimento all’introduzione di nuovi standard contabili, il report rileva che – dato anche il contesto macroeconomico – si potrebbero verificare episodi di “volatilità contabile”. Questa, per le imprese di assicurazione, potrebbe avere l’effetto di distorcere le valutazioni da parte del mercato, modificare le decisioni aziendali, mutare le condizioni di raccolta di nuovo capitale; similmente, un’elevata volatilità nei documenti di bilancio di un fondo pensione potrebbe influenzare le scelte dell’ente finanziatore. Le conseguenti pressioni dei mercati o delle imprese sponsor per ridurre la rischiosità degli attivi - al fine di evitare la volatilità dei risultati di bilancio - avrebbero implicazioni evidenti per le strategie di investimento di assicurazioni e fondi pensione.

Per quanto riguarda gli aspetti di vigilanza prudenziale, l’attuazione di Solvency II tenderebbe – per le imprese di assicurazione vita – a rendere più costose le strategie di investimento che prediligono titoli azionari (o simili), derivati e obbligazioni societarie (a lungo termine o di basso rating), mentre favorirebbe l’investimento in titoli di Stato e covered bonds.

Da ultimo, il report segnala il rischio che gli sviluppi contabili e regolamentari alterino il tradizionale ruolo di compagnie di assicurazione vita e fondi pensione come investitori istituzionali di lungo termine. Se così fosse, ne sarebbe limitata la funzione anticiclica che tali intermediari svolgono all’interno del sistema finanziario.